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Salute

Otorinolaringoiatria, la Valtellina fa scuola

Vicinanza al paziente, strumentazioni e terapie innovative con ambulatori aperti anche il sabato e la domenica. Il reparto diretto dal dottor Gabriele Redaelli viaggia ad un ritmo di oltre 800 prestazioni al mese

L'Otorinolaringoiatria dell'Ospedale di Sondrio, presente con i propri medici anche nei Presidi di Sondalo, Chiavenna, Morbegno e Tirano, dall'estate scorsa ha un nuovo direttore, il dottor Gabriele Redaelli, già facente funzioni, che ha vinto il concorso bandito dall'Asst Valtellina e Alto Lario. Sondriese, 52 anni, il dottor Redaelli, dopo le esperienze al San Gerardo di Monza e al Moriggia Pelascini di Gravedona, era arrivato nell'Ospedale della sua città nel 2006 come dirigente medico dello stesso reparto per diventarne direttore facente funzioni nel 2019.

La sua attività è improntata sulla vicinanza al paziente e sull'aggiornamento continuo con l'obiettivo di portare in Valtellina le più sofisticate tecniche chirurgiche e le nuove terapie mediche, in stretta sinergia con altre Unità operative come Oncologia, Radioterapia e Neurochirurgia. È tornato da pochi giorni dagli Stati Uniti dove, come ogni anno, ha partecipato al congresso dell'American Academy of Otolaryngology-Head and Neck Surgery,: l'occasione per apprendere lo sviluppo della specialità e le innovazioni applicate a numerose casistiche.

"Il nostro è un reparto che si mantiene al passo con i tempi potendo contare sulla professionalità di medici e infermieri e sulla disponibilità di apparecchiature all'avanguardia - sottolinea il dottor Redaelli -. Grazie al nostro impegno e al sostegno della Direzione strategica, abbiamo progressivamente ampliato l'attività del reparto introducendo nuovi interventi chirurgici, per i quali in passato i cittadini erano costretti a rivolgersi agli ospedali di fuori provincia, e terapie innovative. Mi sento felice e orgoglioso per aver raggiunto questo obiettivo e voglio ringraziare la Direzione per il supporto che mi ha sempre garantito e i miei colleghi per la collaborazione".

Al dottor Redaelli si affiancano altri tre medici otorinolaringoiatri e uno specialista maxillofacciale: un'équipe destinata a infoltirsi a breve per l'ingresso di un dirigente medico che verrà scelto tra i sei candidati che hanno superato la prima prova del concorso indetto l'estate scorsa. L'attività ambulatoriale, garantita a Sondrio, Sondalo, Morbegno, Chiavenna e Tirano, procede a pieno ritmo per fornire risposte puntuali alle richieste degli utenti, con visite ed esami che in alcuni Presidi vengono svolti anche il sabato e la domenica. Con la ripresa a pieno regime della sala operatoria, grazie all'ingresso in azienda di nuovi medici anestesisti, attualmente si effettuano numerosi interventi chirurgici, portando avanti la chirurgia tumorale parallelamente alla chirurgia funzionale e traumatica del volto. Tra attività chirurgica e ambulatoriale, l'Unità di Otorinolaringoiatria effettua oltre 800 prestazioni al mese su tutti i Presidi.

Nuova strumentazione

L'ultima introduzione in ordine di tempo è lo strumento per la diagnosi precoce e per il follow up dei tumori del cavo orale e della laringe, patologie che evidenziano un aumento dei casi anche in provincia di Sondrio: l'endoscopio che applica la tecnica NBI, Narrow Band Imaging, consente di evidenziare il pattern vascolare atipico che rivela la presenza di neoplasie sin dallo stadio iniziale. Per effettuare l'esame sui pazienti è stato inserito un ambulatorio dedicato. Nel 2021, nell'ambito del Servizio di audiometria, è stato introdotto lo screening neonatale di livello avanzato per sottoporre i bambini nati negli Ospedali di Sondrio e di Sondalo a un esame per la diagnosi precoce di sordità grave o profonda che consente, in presenza di anomalie, di intervenire con tempestività per avviare, nei casi più gravi, un percorso riabilitativo, oppure per programmare i controlli durante la crescita.

Dall'anno scorso, il reparto cura i pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale grave con un farmaco biologico a base di anticorpi monoclonali in grado di agire sulle cause profonde della patologia, scongiurando gli interventi chirurgici e migliorando sensibilmente la qualità di vita. Attualmente sono una quarantina i pazienti in cura, il 98% ne ha tratto un totale beneficio. L'Ospedale di Sondrio è diventato un centro di riferimento per le persone affette da poliposi grave ed è stato aperto un ambulatorio specialistico di secondo livello specifico per questa patologia.

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