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Scargaàmuut 2023, la carica dei 5mila

Grandissima partecipazione di pubblico al tradizionale evento che celebra il lavoro e la cultura d’alpeggio nella piana tra Albosaggia e Caiolo

Grande successo per l’edizione 2023 di Scargaàmuut, il tradizionale evento che celebra il lavoro e la cultura d’alpeggio nell’ambito di un progetto si salvaguardia e valorizzazione delle attività sulle terre alte. Il fitto programma della giornata in calendario per domenica 8 ottobre, al rientro dai pascoli, ha attirato nella vasta conca di fondovalle al confine fra Albosaggia e Caiolo una folla festante di circa 5000 persone, praticamente il doppio rispetto al bilancio di ciascuno dei quattro anni precedenti, a dimostrazione della rapida e grande crescita dell’iniziativa voluta e realizzata da Fondazione Albosaggia insieme ai due Comuni e in collaborazione con ARA Lombardia Sondrio e Coldiretti Sondrio.

Motore della manifestazione un vero e proprio esercito di volontari, oltre 200, che per mesi si mettono a disposizione regalando al pubblico una domenica indimenticabile. A rendere tutto più solenne, la visita a fine mattinata del cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como e Sondrio, giunto proprio ad Albosaggia in visita pastorale. Sul fronte dei numeri, spiccano le eccellenze locali frutto proprio dell’impegno del mondo contadino: basti pensare che fra Alpini di Albosaggia e volontari di Scargaàmuut, sono stati serviti a tavola mille pasti tra pizzoccheri fatti al momento e polenta con salsiccia, affettati, formaggi e dolci. Anche in questo caso: il doppio rispetto alle prenotazioni online rimaste aperte nelle tre settime precedenti alla data.

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Oltre 300 i protagonisti di ogni età, giunti da ogni angolo della provincia ma anche da altre regioni e da oltre confine, che hanno dato vita, ancora una volta, alla meravigliosa sfilata degli animali accompagnati dai pastori e dai gruppi popolari, dalle formazioni musicali, da trattori, carretti e mezzi agricoli. Massiccia la partecipazione a tutte le iniziative e attività in programma, a cominciare dall’incontro dal titolo “L’agricoltura di montagna, dall’alpeggio ai canali di comunicazione: pastori 2.0 fra stalla e piazza virtuale” che ha aperto la giornata con il riconoscimento pubblico del concetto di “terre ripide” e la discussione a cui hanno partecipato figure autorevoli in materia, fra gli altri il sociologo Aldo Bonomi e l’assessore regionale Massimo Sertori. Unanime la volontà: difendere le terre alte per salvare le attività agricole dall’estinzione e garantire al comparto la dignità che merita anche in termini economici.

Dalla prima mattinata e per tutta la durata dell’evento, flusso ininterrotto alle postazioni dei visori 3D per l’esperienza immersiva dei video dedicati all’alpeggio nell’ambito del docufilm “Lo spirito delle terre alte” visti da ben 450 persone fra cui moltissimi ragazzi e bambini. Un successo annunciato frutto di una realizzazione che ha richiesto molti mesi di lavoro - azione condotta in porto grazie all’apposito bando GAL Valtellina Valle dei Sapori a valere sul programma LEADER del Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale - e che si declinerà anche in chiave futura con visioni programmate nelle scuole e in occasione di altri eventi.

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E ancora: oltre 300 persone hanno goduto degli splendidi giri in carrozza che l’organizzazione ha offerto al pubblico grazie alla collaborazione con Bellero Green Factory mentre centinaia di porzioni Agrifood Scargaàmuut sono state servite fino a sera grazie agli addetti alle cucine: sciatt, frittelle panini con salsiccia e castagne sono bastati per tutti, nonostante l’afflusso sia stato ben oltre le aspettative, praticamente il doppio delle passate edizioni. A fare da cornice, musica popolare di vario genere, abiti tipici e costumi tradizionali, il bar ristoro che ha garantito un servizio preziosissimo in una giornata particolarmente calda e assolata.

In estrema sintesi il merito è davvero collettivo e abbraccia tutte le associazioni grandi e piccole, i singoli volontari, i partner pubblici e privati che avendo scommesso sulla crescita di Scargaàmuut hanno dato vita ad una festa straordinaria andata sia per cifre che per qualità, contenuti e significati, ben oltre ogni aspettativa. Decisamente soddisfatto il sindaco di Albosaggia, Graziano Murada: “Abbiamo reso onore tutti insieme al valore delle terre ripidi e agli uomini e le donne che le presidiano; non posso che essere immensamente grato a tutti coloro che contribuiscono a questo progetto avviato per garantire un presente ed un futuro a questo inestimabile patrimonio umano e ambientale”.

Al centro naturalmente i giovani come ricordato anche dal sindaco di Caiolo, Primavera Farina: “Il coinvolgimento dei ragazzi e della scuola è essenziale; in gioco ci sono la formazione, il travaso di tradizioni e saperi dalle vecchie alle nuove generazioni e dunque la sopravvivenza stessa delle nostre attività”. Concetti accolti e condivisi anche da Ornella Forza, presidente di Fondazione Albosaggia che ha richiamato in particolare i principi fondanti del progetto: “Una grande sfida anche culturale e sociale nella quale l’inclusione attiva di tutte le componenti del territorio è la chiave vincente di un processo di sviluppo concreto all’insegna di tradizione e innovazione”. Gli organizzatori tengono a fare un particolare ringraziamento all’azienda agricola di Tito Gusmeroli e Cecilia Fumasoni per aver messo a disposizione, con infinita generosità, tutti gli spazi per la realizzazione dell’evento.

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