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Ritorno a valle

Scargaámuut, una tradizione che si rinnova e guarda al futuro

Appuntamento per il weekend del 7-8 ottobre per quella che non vuole essere solo una festa di folklore, ma soprattutto un monito all'importanza degli alpeggi per il territorio e uno sprone per i giovani affinché scoprano la bellezza e la fatica di questa attività

Un invito a conoscere, riscoprire e sperimentare la vita negli alpeggi: dai video in 3D ai laboratori per grandi e piccini; dal convegno sulla sopravvivenza di questi preziosi presidi in quota al pranzo con le eccellenze locali; dalle mostre fino all’avvenimento clou del programma, ovvero la sfilata di pastori e animali al rientro dalle terre alte.

Questo in sintesi il programma di Scargaámuut, quarta edizione, illustrato nel corso della conferenza stampa ufficiale di lancio dell’evento alla quale hanno partecipato i rappresentanti del comitato organizzatore e dei principali partner dell’iniziativa. In primo piano Fondazione Albosaggia e Comuni di Albosaggia e Caiolo, Ara Lombardia e Coldiretti Sondrio; al centro una strategia condivisa da enti, associazioni del territorio e sponsor privati.

La grande festa di inizio autunno - che rende omaggio ad animali e pastori nei giorni della transumanza verso le stalle - è il momento di massima visibilità di un progetto ben più ampio che mette sotto i riflettori i propri contenuti durante l’ormai tradizionale giornata organizzata nei prati di fondovalle, al confine fra Albosaggia e Caiolo. L’obiettivo, come ribadito ancora una volta dai promotori, è la valorizzazione del lavoro agricolo in quota; attraverso questo appuntamento, si vuole dare voce e visibilità agli allevatori e alle loro necessità nel difficile lavoro quotidiano necessario per mantenere in vita queste faticose attività agricole.

"Non vogliamo che questa sia una manifestazione tipicamente di retorica o semplicemente una festa di folklore per far rivivere un passato che non c'è più - ha spiegato il sindaco di Albosaggia Graziano Murada -. Il nostro, invece, è un mondo vivo che vogliamo rappresentare con la presenza innovativa dei giovani che ne garantiscono il futuro e sono gli unici ambientalisti che si sporcano le mani. Siamo convinti che il mondo degli alpeggi, dell'allevamento e dell'agricoltura hanno bisogno di un sostegno che spesso non c'è. Spesso la Regione è matrigna, visto che legifera come se tutte le realtà fossero uguali. Chi abita le terre alte deve poter decidere il proprio destino e, invece, le scelte vengono da fuori e, troppo spesso, vengono prese da funzionari che la montagna l'hanno vista solo in cartolina. Dobbiamo avere la possibilità di legiferare e di nome che rispettino le necessità dei territori".

"Il mondo dell'alpeggio - ha proseguito Murada - si trova di fronte a tre sfide: innanzitutto quella dell'innovazione tecnologica, poi quella contro le grandi lobby secondo cui le mucche sono fonti inquinanti e vogliono produrre latte artificiale. Infine bisogna lottare contro la voglia di selvaggio che avanza: chi abita in montagna sa che il bosco va frenato e bisognerà capire come conciliare l'arrivo dei grandi carnivori, come l'orso e il lupo, voluto da chi sta fuori provincia, con l'attività degli agricoltori".

"La prima edizione di Scargaámuut - ha fatto eco Primavera Farina, sindaco di Caiolo - è nata nel 2019 con l'intento di rendere un tributo agli alpeggiatori. Siamo contenti che i giovani stiano ritornando sulle nostre montagne e ci permettono di mantenerle pulite. Questa è una manifestazione che piace alle persone di tutte le età".

Le autorità e i rappresentanti delle associazioni intervenuti durante la conferenza stampa

L'innovazione

Come detto, uno degli aspetti cardine della manifestazione, sarà quello legato all'innovazione: non a caso l’iniziativa può contare quest’anno anche su un finanziamento del bando GAL Valtellina - Valle dei Sapori a valere sul programma LEADER del Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale.

Accanto all’attesissima sfilata dei gruppi popolari e del bestiame, Scargaàmuut propone così anche la diffusione in anteprima dei video in 3D realizzati proprio grazie al bando GAL con l’intento di favorire, attraverso un docufilm girato sulle Orobie valtellinesi, la conoscenza della vita d’alpeggio in ogni suo aspetto, dai più affascinanti a quelli più duri: il pubblico potrà così immergersi, attraverso appositi visori ottici - che, così come la produzione dei video e del sito web dedicato, sono stati finanziati dallo stesso bando GAL - nella realtà dei pastori che trascorrono l’estate in alta montagna.

"Il nuovo sito è già online - ha sottolineato il direttore della Fondazione Albosaggia Paolo Messina - e offrirà anche un nuovo sistema di pagamento online con carta di credito per il pranzo, in cui potremo coinvolgere 500 persone sedute oltre a quelle che potranno degustare i prodotti take away di agrifood. Inoltre, tra gruppi partecipanti e volontari saranno attive altre 200 persone. I gruppi folkloristici arrivano non solo dalla Valtellina, ma anche da fuori provincia e dall'estero. Con i visori ottici e la visione 3D, invece, vogliamo far provare, attraverso la realtà aumentata, la vita e l'attività degli alpeggiatori, la sua bellezza, ma anche la fatica in quota con il bestiame, affinché venga voglia soprattutto ai giovani di sperimentarla in prima persona".

"Inoltre - ha concluso Messina - mostreremo l'anteprima di un docufilm realizzato con le riprese stesse e che è il primo in assoluto sul mondo dell'alpeggio".

E, sempre a proposito di innovazione e tecnologia, il sindaco di Albosaggia Graziano Murada ha invitato i rappresentanti del liceo agrario a partecipare alla manifestazione con uno stand in cui possano illustrare proprio i nuovi strumenti di ultima generazione a disposizione dell'istituto scolastico. 

Il programma

Ad aprire il ricchissimo programma sarà la serata musicale alpina, in programma sabato 7 ottobre, con il ritorno sul palco di Sabrina Salvestrin e la sua fisarmonica mentre fioccano già le prenotazioni online per il pranzo domenicale a chilometro zero con tutti i dettagli sul nuovo sito www.scargaamuut.it e accesso rapido a tavola attraverso apposito QR code.

Eccellenze da gustare passeggiando, invece, con gli spuntini “agrifood”, ovvero i prodotti locali declinati in vari modi, in piena sintonia con il progetto nel suo insieme e con i valori identitari delle comunità orobiche ospitanti.

Molte e variegate le attività pensate per regalare a tutti una giornata speciale: giochi per i bambini, laboratori, giri in carrozza, mostre e sfide a colpi d’ascia e di motosega; lavorazioni tradizionali, musica popolare e molto altro.

A rendere unico l’appuntamento, la formula magica delle edizioni passate: l’impegno corale degli instancabili volontari che, superando anche i confini geografici e di appartenenza, regalano ai due paesi di Albosaggia e Caiolo e alle migliaia di visitatori che giungono anche da fuori provincia, una giornata indimenticabile.

Programma dettagliato e aggiornato, info e prenotazioni sul sito https://www.scargaamuut.it/programma. Tutto questo senza dimenticare che venerdì 6 ottobre si terrà la prima manifestazione organizzata dalla nuova associazione "Albosaggia giovane".

Le associazioni

"Questo è un evento che cresce e si evolve - ha spiegato Ornella Forza, presidente della Fondazione Albosaggia - rimanendo comunque fedele al suo spirito originario che mette al centro le terre alte e la dura fatica degli alpeggiatori. A fianco di questo, però, si sviluppa un ricco programma di contenuti e testimonianze davvero molto interessante".

"Scargaámuut è un evento di importanza fondamentale - ha fatto eco Sandro Bambini, presidente di Coldiretti Sondrio -: la natura ha il suo ruolo, ma deve essere governata,  gestita e custodita. Manifestazioni così sono a favore dell'agricoltura e del territorio. L'attività di alpeggio e dell'agricoltura non è solo piacere, ma anche sapori, sacrifici, odori, puzze e fatiche. Le regole relative a questo mondo non sono sempre fatto con occhio attento e giusto alle specifiche esigenze del territorio. Devono però essere proprio i territori a essere capaci di proporsi anche al di fuori e di battere i pugni sui tavoli giusti".

"L'evento ha la funzione - ha chiuso il vice presidente di Ara Lombardia Gianmario Tramanzoli - non solo di folklore e di spiegare il passato, ma anche di presentare cose nuove. La manifestazione può rappresentare un'occasione per i giovani e per tutti coloro che vogliano intraprendere l'attività in maniera imprenditoriale. L'alpeggio va valorizzato, ma non può più essere vissuto come negli anni passati. Bisogna far visitare gli alpeggi, vendere e valorizzare i suoi prodotti e la sua filiera e favorire il commercio diretto, a chilometro zero".

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