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A Piateda torna RAMI D'ORA, la rassegna di arti performative tra i boschi delle Orobie

Un mese ricco di appuntamenti con performance, laboratori ed esperienze

La terza edizione di Rami d’ORA, rassegna di arti performative promossa dal collettivo Laagam, torna dal 2 giugno al 2 luglio ad animare i boschi e i sentieri di Castellaccio, frazione abbandonata di Piateda, con performance, laboratori ed esperienze attorno agli spazi di ORA - Orobie Residenze Artistiche.

Diretta da Erica Meucci con Francesca Siracusa e la consulenza artistica di Riccardo Olivier, anche questa terza edizione di Rami d’ORA intreccia le performance dal vivo con l’esperienza intima del territorio. Le proposte infatti si diramano dalla sede di ORA al territorio circostante attraverso boschi, sentieri, radure per culminare nell’affascinante escursione al Ghiacciaio Vedretta del Lupo che chiude la rassegna il 2 luglio.
Tra gli appuntamenti in programma molta danza, ma anche musica e teatro. Spazio anche per i bambini con il divertentissimo Buff & Sheen del collettivo scozzese Moonslide.


 

Il programma completo di Rami d'ora 2023


Il programma inaugura il 2 giugno con il primo week end. Alle 19.00 si inizia nel prato di ORA per il solo A Vasistas di Sissj Bassani, una danza di inclinazioni e cadute vista da distanza ravvicinata. A seguire la musica di Alex McCabe, Mike Smith e Kae Sakurai accompagnerà il pubblico nella Cèilidh, festa tradizionale scozzese per aprire la rassegna ballando tutti insieme senza esclusioni: la festa è infatti totalmente accessibile grazie alla collaborazione con Dappertutto.


Il 4 giugno alle 18.00 è la volta della performance Terra,occhi,pelle,acqua della danzatrice valtellinese Selene Tognoli nelle acque del Serio, creata con il sostegno di ORA | IntercettAzioni centro di Residenza; si scende poi verso la grande casa di ORA per ritrovare Minus Collettivo, gruppo bolognese già ospite nella scorsa edizione della rassegna, che inviterà il pubblico ad esplorare e muoversi nei vari ambienti domestici all’interno di Inscape/Outscape, performance sonora site-specific pensata appositamente per quegli spazi. Alle 21.30 la casa si accenderà poi per Bloom del duo Kae Sakurai e Monika Smekot, performance multimediale che indaga la relazione tra danza, video e musica.

Dal 6 al 9 giugno qualche giorno dedicato ai più piccoli con il divertentissimo Buff & Sheen del collettivo scozzese Moonslide, in cui due imbranati pulitori di finestre arrivano in un turbine di colore, umorismo, danza, acrobazie su scale e una sana dose di schiaffi. La performance sarà proposta nella scuola materna di Piateda e presso lo Spazio Aler di Sondrio per l’Istituto Comprensivo Paesi Orobici in collaborazione con il progetto Esserci per Restare, centro di produzione diffuso. Il secondo fine settimana è dedicato alle meditazioni sugli elementi naturali.

Il 9 giugno dalle 18.00 si camminerà nel bosco osservando le rocce guidati dal geologo Michele Comi, in un percorso di preparazione per l’installazione- performance Pleasure Rocks di Barbara Stimoli e Titta Raccagni nella cornice delle cascate del Serio che esplora la relazione tra organico e inorganico, umano e non umano per ripensare la presenza dell’uomo nell’ambiente. Poi ci si addentrerà nel bosco incontrando la danza magnetica e misteriosa di Suzi Cunningham con Rules to live by.

Il 10 giugno alle 19.00 Flavia Zaganelli e Cecilia Stacchiotti ci porteranno nella buca dei castagni, al casello dell’acqua sotto ORA, ad ascoltare e osservare un piccolo ecosistema in movimento nella performance di danza e installazione sonora Invisibilia. L’installazione resterà disponibile per l’ascolto libero nei giorni successivi. Si farà poi ritorno ad ORA dove Diana Anselmo accompagnerà il pubblico, attraverso racconto verbale e Lingua dei Segni Italiana, indietro sino al 1891 e all’invenzione del fonoscopio, apparecchio che per la prima volta riuscì a proiettare la debole immagine in movimento di un volto che pronuncia le parole Je vous aime, che danno il titolo alla performance.

L’11 giugno Judith Annoni e Liber Dorizzi apriranno le porte al termine della loro residenza presso ORA in un piccolo laboratorio su movimento e paesaggio per poi lasciare spazio a quello di Glauco Salvo su ascolto e percezione. Seguirà il concerto dello stesso Glauco. Il terzo week end è dedicato all’esercizio del guardare con occhi nuovi.

Il 16 giugno alle 18.30 appuntamento sopra Piateda Alta davanti alla chiesetta dimenticata di Bessega. Qui accoglieranno il pubblico un pianoforte e le danze di Suzi Cunningham, a seguire il concerto Piano nel bosco del musicista valtellinese Alex De Simoni.

Il 18 giugno (in doppio appuntamento alle 18 e alle 19.30) si salirà sulla montagna lungo il sentiero Busteggia / Vermaglio seguendo la danza di Filippo Porro e Silvia Dezulian nella performance itinerante Oltrepassare in cui movimento, natura e suono si mescolano per accompagnare il pubblico sino a una radura di betulle prima di Vermaglio, dove Salvo Lombardo proporrà Let my body be, una performance interattiva in cui ciascun partecipante indossa un paio di cuffie e viene guidato in un viaggio al contempo personale e collettivo che scivola verso un momento festoso di ballo condiviso.

Appuntamento, ed esercizio, speciale il 21 giugno per il solstizio d’estate con una notte nel bosco senza tenda accompagnati dalla guida Andrea Mori; si parte alle 19.00 da ORA per addentrarsi nel bosco e ci si accampa senza tenda osservando il sole calare sul giorno più lungo dell'anno e le stelle illuminarsi, per poi passare la notte nella natura. Si prosegue nel fine settimana del 24 e 25 giugno che proporrà due esercizi: cammino, ascolto e tocco, mi prendo cura.

La mattina del 24 giugno inizia alle 10.30 con il laboratorio pratiche di canto nel bosco guidate da Maria Corno, che in serata presenterà il suo libro Quando cammino canto. Nel pomeriggio il gradito ritorno di un’esperienza che lo scorso anno ha affascinato il pubblico di tutte le età: una performance per una persona alla volta nelle stanze della grande casa di ORA a cura del regista Fulvio Vanacore; quest’anno con Rivoluzione Arcana Fulvio ci accompagnerà a conoscere la storia di Le Mat, un viaggiatore che abbandonate le proprie sicurezze si è spinto fino ai confini del Mondo per attuare la più grande rivoluzione della sua vita. La giornata si chiude con lo spettacolo I versi della mani di Marta Bellu che esplora la costruzione simultanea di una partitura musicale e coreografica tracciata nello spazio attraverso linee, punti e parole che si materializzano attraverso le mani davanti agli occhi dello spettatore.

Il 25 giugno si potrà scegliere tra la replica di Rivoluzione Arcana e un’altra esperienza individuale, Special Handling di Elisabetta Consonni, una tenda nel bosco al cui interno vengono offerte allo spettatore storie e pratiche scambiate e raccolte con artigiani e abitanti della valle: tessitura, narrazione e dialogo diventano elementi di una pratica di cura di sé e dell’altro. Al calare della sera si potrà assistere alla performance Dov’è più profondo di Irene Russolillo ed Edoardo Sansonne, in cui corpo, suono e immagini restituiscono allo spettatore elementi canori e oralità tradizionali del territorio ospitante, in una celebrazione del vivere insieme.

A disposizione inoltre per tutto il fine settimana due installazioni: /krəʊk/ di Agnese Banti, ascoltabile avvicinandosi alla fontana di Castellaccio vicino ad ORA, evoca un paesaggio sonoro dimenticato, in cui variopinti canti di rane e rospi (animali sacri in moltissime culture) accolgono il fruitore in una dimensione onirica, e A tre km dalla fine del mondo di Fulvio Vanacore che propone il racconto in cuffia dei suoi lunghi viaggi a piedi, accompagnato da foto e Credenziali dei pellegrinaggi. L’ultimo fine settimana ci accompagnerà invece in meditazioni sul divenire.

Sabato 1 luglio ritrovo lungo l'Adda a Piateda per proseguire verso la montagna, attraverso case abbandonate tra cui scorgere la danza di Elisa Sbaragli, Fabio Brusadin ed Edoardo Sansonne che in Sull’irrequietezza del divenire danno vita ai ‘vuoti’ urbani dimenticati: lo spazio incolto tra due case, il bordo di una strada, la vegetazione che occupa un edificio abbandonato. La camminata è resa più spettacolare dalla concomitanza della giornata di chiusura dei mondiali di Rafting 2023 sull’Adda.

La rassegna si conclude il 2 luglio con la meravigliosa esperienza in natura al cospetto di un gigante bianco, il Ghiacciaio Vedretta del Lupo, accompagnati dalla guida alpina Michele Comi: un modo per concludere il programma ascoltando ciò che la natura, che ha ospitato tutti gli appuntamenti, ha da dirci. Anche quest’anno Rami d’ORA ci invita a godere dell’arte e della performance dal vivo non come semplici spettatori, ma come partecipanti attivi e desiderosi di recuperare il piacere di stare insieme, condividere un tempo, uno spazio e il contatto con la natura.

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