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Doppio fronte

Su idroelettrico e linee ad alta tensione meno propaganda e più fatti

Il comunicato di inizio anno da parte del coordinamento nazionale del grande idroelettrico

Meno propaganda e più fatti: questo chiede il coordinamento nazionale del grande idroelettrico su due questioni decisive che riguardano da vicino la provincia di Sondrio: da un lato quella relativa alle concessioni idroelettriche, con il chiaro auspicio che vengano indette gare per il loro rinnovo; dall'altro quella riguardante la dismissione delle linee dell'alta tensione, progetto in stand-by ormai da troppo tempo.

Ecco, comunque, il testo completo del comunicato con cui il coordinamento nazionale del grande idroelettrico ha voluto stimolare chi di dovere all'inizio di questo 2024:

"Non sappiamo se ci sarà una trasformazione, ma vorremmo meno propaganda e più fatti dalla sanità in primis alle questioni energetiche: rinnovo concessioni idroelettriche e razionalizzazione delle linee ad alta tensione. Vorremmo vedere i primi bandi di gara nel rinnovo delle concessioni scadute da decenni, con grave danno per il nostro territorio. Il rinnovo delle concessioni idroelettriche in modo sostenibile per un vero sviluppo integrato tra la montagna e le città, nel rispetto del territorio e della gente di montagna che quotidianamente la vive.

La provincia di Sondrio,  con i suoi molteplici impianti idroelettrici produce più del 50% dell’energia idroelettrica lombarda è più del 13% di quella nazionale. Insomma, un vero Kuwait con affari miliardari per i produttori e una vera miseria/sfruttamento per il territorio che da troppo tempo li ospita. C’è bisogno urgente di un cambio di paradigma, che in questi momenti bui di cambiamenti politici e climatici sappia riscrivere un nuovo accordo tra produttori e territorio, che si basi  sui seguenti principi cardine: efficientamento, sicurezza, rispetto ambientale, manutenzione del territorio, lavoro e clausole sociali e compensazioni territoriali. Un rinnovato impegno della Regione che coinvolga veramente il territorio attraverso la consultazione continua e vincolante dei nuovi e vecchi sindaci e non cali dall’alto decisioni prese lontano dal territorio, come è sempre stato fatto finora.

Vorremmo vedere ripartire il progetto di razionalizzazione delle linee ad alta tensione nella nostra provincia presentato da Terna nel 2022 con rinnovato impegno in primis di Regione Lombardia, con una azione decisa di coordinamento con le varie amministrazioni locali che sappia fare mediazione e sintesi. Poi, anche se non sarà tre volte natale, faremo festa tutto l’anno".

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