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Sforzo condiviso

Welfare e servizi sociali: istituito un tavolo di coordinamento provinciale

A farne parte i rappresentanti dei cinque Uffici d'ambito territoriali, l'amministrazione provinciale, Ats della Montagna e Asst Valtellina e Alto Lario

Raccogliere le criticità, le possibilità e le risorse disponibili per una pianificazione dei servizi a livello tecnico in modo tale da restituire una fotografia quanto il più possibile accurata del welfare in Valtellina e Valchiavenna, in modo tale che poi, a livello politico, si possa fare sintesi e trasmettere proposte e possibili soluzioni a Regione Lombardia e al Governo, facendo del territorio il protagonista delle scelte relative proprio al welfare e ai servizi sociali e non un semplice "recettore" di quanto viene calato e deciso dall'alto: con questi scopi è stato istituito il tavolo provinciale di coordinamento degli Uffici d'Ambito con una prima seduta che si è tenuta oggi a Palazzo Muzio.

A sedersi al tavolo provinciale di coordinamento sono i presidenti dei cinque Uffici d'Ambito della provincia di Sondrio, i rappresentanti dell'amministrazione provinciale, con il consigliere Marilisa Stoppani che presiede il tavolo stesso, e i direttori di Asst Valtellina e Alto Lario e Ats della Montagna.

"L'obiettivo è quello di mettere insieme il territorio e fare un'azione corale - ha spiegato il presidente della Provincia Davide Menegola -. Abbiamo raccolto le esigenze proprio del territorio e proposto ai presidenti degli Uffici d'Ambito di creare il tavolo di coordinamento permanente. E' opportuno e urgente creare le condizioni a livello politico e poi mettere a fattor comune a livello tecnico, criticità, risorse e possibilità di pianificazione dei servizi. Tutto questo affinché poi la parte tecnica possa a sua volta restituire alla parte politica quali sono le difficoltà da superare, in modo tale che la parte politica stessa si occupi di fare sintesi e di trasmettere alla Regione e allo Stato le possibili soluzioni. Capita, infatti, che proprio a questi livelli più alti, spesso non si abbia presente la specificità di un territorio montano e diffuso come il nostro: grazie a questo tavolo di coordinamento vogliamo riuscire a essere più efficaci e protagonisti nelle scelte senza dover recepire per forza quelle calate dall'alto".

Tra gli obiettivi principali del tavolo, quelli di garantire servizi di qualità elevata ai cittadini, attirare professionalità sul territorio per far fronte alle attuali carenze, in particolare quelle legate alle figure degli assistenti sociali e degli insegnanti di sostegno. Primo banco di prova, per il tavolo di coordinamento permanente, i piani di zona a cui gli uffici d'ambito inizieranno a lavorare a partire da metà marzo, quando verranno pubblicate le linee guida.

"Vogliamo che nei servizi sociali - ha sottolineato Marilisa Stoppani - la nostra provincia non sia inferiore a nessun altro territorio e vogliamo offrire ai cittadini che ne abbiano la necessità le migliori strutture e i migliori servizi possibili. Le difficoltà principali non sono quelle di carattere economico, ma quelle legate alle professionalità  e speriamo di riuscire ad appianare le carenze".

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