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Antinfluenzale, per ora in provincia di Sondrio si è vaccinato il 43% degli over 65. Mancano dosi

Secondo il Direttore generale di Ats della Montagna Cecconami i dati sono comunque in linea con gli anni passati

La campagna di vaccinazione antinfluenzale continua, seppur a rilento, anche in Valtellina e Valchiavenna. Come riferito dal Direttore generale di Ats della Montagna, Lorella Cecconami, ad oggi, mercoledì 16 dicembre 2020, sono state distribuite 37600 dosi ai medici di medicina generale, 24310 dosi alle Asst dei territori (di cui 15260 ad Asst Valtellina e Alto Lario) oltre che 2343 dosi nelle rsa del territorio.

Per ora, su tutto il territorio di Ats della Montagna, provincia di Sondrio, Alto Lario e Valle Camonica, si è vaccinato il 43,03% degli over 65. Un dato ritenuto importante dalla stessa Cecconami che «certamente crescerà nei prossimi giorni» visto che molti medici non hanno ancora caricato sul sistema regionale SIAVR (acronimo di Sistema Informativo Anagrafe Vaccinale Regionale) il numero corretto delle dosi somministrate, soprattutto nei giorni scorsi. Nel 2019, globalmente, si era vaccinato contro l'influenza il 52% degli over 65.

I problemi

Lorella Cecconami non ha voluto negare alcune difficoltà incontrate nella gestione della campagna antinfluenzale. «Ci sono state due problematiche relative alla distribuzione del vaccino. C'è stato un ritardo nella consegna dei vaccini: noi stiamo ancora attendendo 5000 dosi da destinare ai medici di medicina generale (attese per la prossima settimana, ndr). E c'è stata una carenza di vaccino, non solo in Lombardia, ma anche in altre regioni d'Italia: sono mancate alcune dosi rispetto a quanto preventivato nel nostro piano vaccinale redatto a marzo/aprile» ha voluto aggiungere la dirigente sanitaria nel ricordare come non non ci saranno mai dosi sufficienti per "coprire" tutti gli anziani della provincia di Sondrio.

«Noi abbiamo rispettato quello che era il cronoprogramma regionale della somministrazione: prima è stato dato ai pazienti fragili, agli over 65 e agli ospiti delle rsa. Ora è il turno degli operatori sanitari. Certo avremmo dovuto avere più dosi, soprattutto in un anno come questo, in cui il ridurre la circolazione del virus influenzale avrebbe aiutato, ma, fortunatamente, il rispetto delle regole, l'uso della mascherina, il distanziamento sociale e la pulizia costante delle mani ci aiuteranno a contrastare la diffusione dell’influenza» ha continuato la Cecconami.

Vaccino pediatrico

Infine la Cecconami ha ricordato la possibilità di sottoporre, gratuitamente, i bambini allo vaccino pediatrico sotto forma di spray nasale. «Non sta prendendo molto piede anche se, il vaccinare i bambini, servirebbe a rallentare la trasmissione stessa del virus dell'influenza visto che sono i primi veicoli dell'infezione. Avere buona copertura servirebbe quindi per limitare la trasmissione».

Complessivamente è stato vaccinato contro l'influenza solo il 4,21% dei bambini di età compresa tra 6 mesi e 4 anni residenti nel territorio coperto da Ats della Montagna. Un dato più che raddoppiato nei bambini dai 4 ai 6 anni visto che si è vaccinato il 9,53%.

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