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L'ordinanza

Sondrio come Bologna: in via don Bosco istituito il limite dei 30 km/h

Lo dispone un'ordinanza del comandante della polizia locale Mauro Bradanini: le motivazioni

Anche Sondrio si unisce alle città italiane in cui viene istituito il limite di velocità dei 30 km/h: negli ultimi giorni sta facendo molto discutere il caso di Bologna. Per quanto riguarda il capoluogo valtellinese, il provvedimento assunto dal comandante della polizia locale Mauro Bradanini è più limitato visto che la sua ordinanza si riferisce solamente a via don Bosco.

L'ordinanza

Proprio il documento emanato dal comandante della polizia locale Mauro Bradanini recita: "Sulla via Don Bosco, nella porzione ricompresa tra le intersezioni con le vie IV Novembre e Brennero, sono istituite le seguenti misure:

  •  Adozione del limite massimo di velocità per i veicoli corrispondente a 30 km/h;  
  • Potenziamento della segnaletica di cui alle Figure II 13 art. 88 e II 303 art. 135 del Regolamento di esecuzione al Codice della Strada, mediante installazione di ulteriori presidi segnaletici con le caratteristiche prescrittive riconnesse nei luoghi individuati;
  • Potenziamento della segnaletica orizzontale, mediante adozione dei sistemi di rallentamento ottico costituiti da bande trasversali in colore bianco di cui all’art. 179 comma 1 del D.P.R. n. 445/1992;
  • Realizzazione, sulla sede stradale e nelle porzioni che precedono gli attraversamenti pedonali, di segnaletica orizzontale colorata contenente la prescrizione del limite di velocità massimo corrispondente a 30 km/h. 

Le motivazioni

La decisione di istituire il limite di velocità dei 30 km/h su via Don Bosco è basata su una serie di motivazioni, illustrate dallo stesso comandante Bradanini nell'ordinanza:

"La strada in questione trova sviluppo all’interno di un compendio locale ad alto tasso di urbanizzazione e ad alta frequentazione sociale di utenti deboli, in ragione della presenza dell’oratorio don Bosco e relativa chiesa, dell’istituto di formazione scolastica di I° grado “Paini”, della scuola dell’infanzia, della biblioteca civica comunale e della casa di Riposo, tutte ubicate in fregio alla via don Bosco - si spiega nell'ordinanza -. La strada in argomento presenta un andamento ininterrottamente rettilineo, un calibro stradale di ridotte dimensioni e la presenza di numerosi attraversamenti pedonali indispensabili alla massiccia fruizione dei pedoni, e tali elementi, se correlati alle non occasionali condotte di guida imprudenti e connotate da velocità eccessive da parte dei veicoli a motore, espongono gli utenti deboli della strada al rischio potenziale di rimanere coinvolti in sinistri stradali". 

"Ai fini della indispensabile riduzione delle velocità dei veicoli a motore non risulta applicabile l’installazione di rallentatori fisici di velocità sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso e pronto intervento, a ragione della vicina presenza del Pronto Soccorso cittadino - ha concluso Bradanini -. A seguito dei numerosi sopralluoghi esperiti, della ineludibile esigenza di adottare misure di carattere viabilistico finalizzate ad innalzare gli standard di sicurezza per la circolazione stradale ed a prevenire possibili episodi di sinistrosità con coinvolgimento degli utenti deboli della strada si è ritenuto quindi indispensabile adottare uno specifico provvedimento al fine di garantire adeguati livelli di sicurezza e di tutela dell’incolumità delle persone".

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