Pecore disperse in Valmasino, recuperate una a una con l'elicottero: il video

Prosegue da oramai due settimane la vicenda delle pecore disperse in Valmasino, nell'impervia zona di Cavalcorto, sull’alpe Porcellizzo. Grazie agli sforzi dell'allevatore Stefano Villani e di chi lo aiuta, in primis la compagna Lucia Giacomelli e la guida alpina Luca Maspes, ad oggi è stata salvata un'ottantina di pecore, mentre ne mancano all'appello altre 60, 50 di razza Sopravissana e 10 di razza Ciuta, forse sparpagliate in Val del Ferro o nascoste nella Val dei Canali.

Giornate intense, con la luce o senza, con il sole e sotto la pioggia, a piedi come via aria, per riportare a casa gli ovini. Una storia di determinazione che ha fatto il giro dell'Italia e che prosegue, giorno dopo giorno. Il gregge è frazionato, disperso a macchie in un contesto di alta montagna, con forti pendenze e luoghi difficili da raggiungere a piedi.

Per questo prezioso è l'impiego dell'elicottero - prima quello dei vigili del fuoco poi quello di due ditte private -, sia per individuare gli animali sia per raggiungerli e cercare di condurli a valle. Il lavoro è certosino visto che, spesso, è necessario recuperare le pecore una ad una. Una volta individuate e calmate con pane e sale, vengono portate a valle volando, adagiate in un sacco e legate al verricello del velivolo. Operazioni complesse che necessitano di tempo oltre che di risorse economiche.

"Pazienza se tutto questo mi costerà il guadagno di una stagione, e forse di più: i miei animali sono più importanti e, se anche dovessi recuperare una sola pecora, ne sarei ripagato", aveva detto Villani qualche giorno fa. Anche se 20 ovini sono stati trovati senza vita in fondo ad un burrone, la convinzione di potercela fare è forte. Superato il maltempo delle ultime ore, infatti, la "macchina di recupero" si è rimessa in moto.