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Più sicurezza sul confine Italia-Svizzera con il corso di formazione per pattuglie miste

Si è concluso la tre giorni di formazione congiunta di Chiavenna: il video e le foto

Nei giorni scorsi, dal 2 al 4 ottobre, 38 militari e graduati dell’Arma dei carabinieri e 33 gendarmi e funzionari delle polizie cantonali Grigioni e Ticino e dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini svizzeri, si sono addestrati insieme negli spazi chiusi ed all’aperto concessi per l’occasione dal Comune di Chiavenna e dalla Comunità Montana. Un momento importante, reso possibile dall’accordo sulla cooperazione di polizia e doganale tra il Governo della Repubblica Italiana e il Consiglio Federale Svizzero firmato a Roma il 14 ottobre 2013. L’addestramento è stato finalizzato alla formazione del personale dell’Arma e delle polizie cantonali e Doganali della Confederazione Svizzera che sarà impegnato nei futuri servizi di pattuglia lungo i territori di confine, svolti utilizzando due autovetture e due equipaggi per entrambi gli Stati.

In base all'accordo di cooperazione internazionale gli agenti possono operare con i veicoli e le dotazioni di servizio da una parte all’altra del confine, rispettando la legislazione vigente nel territorio nel quale si trovano. La forza di polizia dell’altro Stato avrà funzioni di osservazione e supporto, potendo altresì monitorare i movimenti all’estero dei rispettivi connazionali. In tal modo viene incrementato il controllo del territorio mediante un dispositivo preventivo formato da 4 agenti e 2 autovetture di servizio, in grado sia di aumentare i controlli in Italia dei cittadini svizzeri e viceversa dei cittadini italiani in Svizzera, che di reagire immediatamente ad eventuali attivazioni. 

Chiavenna, successo per il corso di formazione pattuglie miste italo svizzere

L’accordo bilaterale prevede infatti che il personale impiegato nei servizi congiunti sia specificamente formato in tal senso. A tale scopo il comando provinciale dei carabinieri di Sondrio e il centro di cooperazione di polizia e doganale svizzero di Chiasso, in ottemperanza alle indicazioni ricevute dalle rispettive autorità centrali, hanno organizzato una vasta attività formativa che, per la seconda volta nel giro di pochi anni, ha visto la partecipazione congiunta dei carabinieri delle province di confine di Sondrio, Varese e della provincia autonoma di Bolzano, mentre per la Svizzera hanno partecipato gendarmi della polizia cantonale dei Grigioni, della polizia cantonale del Ticino e dell’Ufficio Federale della Dogana e della Sicurezza dei Confini svizzeri, per un totale complessivo di ben 71 agenti formati per i pattugliamenti misti.

A questi vanno aggiunti i circa 20 istruttori che hanno tenuto lezioni sulle diverse anche se simili modalità di svolgimento dei posti di controllo nelle reciproche nazioni, sulle tecniche di intervento operativo e l’uso dei sistemi di contenimento, illustrando ai discenti le armi in dotazione di reparto ed individuali e la struttura organizzativa delle rispettive forze di polizia operanti in Italia e Svizzera. I pattugliamenti misti vengono svolti con sempre maggiore frequenza da oltre due anni, dopo l’avvio della prima fase formativa avvenuta sempre a Chiavenna nell’anno 2021.

Alla fase di apertura del corso hanno partecipato il Prefetto della provincia di Sondrio, Roberto Bolognesi, il comandante della legione carabinieri Lombardia, generale di Brigata Giuseppe De Riggi, il questore della provincia di Sondrio, Carlo Ambrogio Enrico Mazza, il comandante provinciale dei carabinieri di Sondrio, colonnello Marco Piras, il sindaco della città di Chiavenna, Luca Della Bitta e il coordinatore svizzero del CCPD Cap, Andrea Wehrmüller, i quali hanno rivolto ai presenti un breve saluto.

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