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Continuano i lavori sul Ruinon, dalla Regione un appello a Roma perché intervenga

Gli assessore regionali Foroni e Sertori: «Auspichiamo che anche il Governo ora ci metta la faccia come la Lombardia ha fatto fino ad oggi»

Regione Lombardia si è nuovamente rivolta allo Stato Italiano perchè possa intervenire come necessario sul versnte franoso del Ruinon in Valfurva. A darne notizia l'assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni, rispondendo, in Aula consiliare, a due interrogazioni delle opposizioni in merito alla situazione della frana.

«Abbiamo scritto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e al ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa, per informarli circa la repentina evoluzione del fenomeno franoso del Ruinon negli ultimi tre mesi e chiedere il finanziamento di due opere strutturali e fondamentali per la messa in sicurezza della viabilita' e degli abitanti della zona» ha detto Foroni.

«Proprio ieri - ha spiegato Foroni -, insieme all'assessore Massimo Sertori, ho reiterato la richiesta al nuovo Governo, perche' stanzi i circa 160 milioni di euro necessari a finanziare la realizzazione del progetto predisposto nel 2014 da Regione Lombardia per la costruzione di un by-pass idraulico e di una galleria naturale stradale. Ora attendiamo un riscontro positivo per attivare questi due ulteriori interventi, che saranno risolutivi per garantire i collegamenti viari e la sicurezza delle zone a valle della frana».

Collasso generale

«L'eventualità di un collasso generale della frana non e' un'ipotesi da escludere e non puo' essere affrontata con interventi diretti a impedirne il collasso, ma solo a mitigarne gli effetti mediante la realizzazione di quanto predisposto da Regione ormai cinque anni fa, ossia la costruzione di un by-pass idraulico per garantire la continuita' del deflusso verso valle del torrente Frodolfo e la realizzazione di una galleria naturale stradale con imbocchi e sbocchi localizzati in zone sicure» ha aggiunto Foroni. 

 

Gli interventi

«Regione in tutti questi anni - ha sottolineato Foroni - non ha mai abbandonato il territorio della Valfurva, e, dopo aver studiato la frana per anni, si e' assodato che un movimento di queste dimensioni non poteva essere bloccato o fermato nella sua complessa evoluzione, e ci si e' orientati a definire progettazioni e soluzioni tecniche di mitigazione degli effetti, soprattutto per quanto attiene la protezione della viabilita' locale, in accordo con la Provincia di Sondrio».

«La frana del Ruinon, i cui inizi risalgono al 1997, e' stata costantemente monitorata da Regione Lombardia, che non e' mai stata insensibile a questa problematica complessa - ha detto Massimo Sertori -. Con sinergia istituzionale stiamo gestendo l'emergenza e le opere necessarie a superare la crisi in atto e garantire l'accessibilita' alla strada provinciale nella massima sicurezza ed entro il periodo invernale».

«Nel 2014 Regione Lombardia ha cosi' finanziato il rifacimento del ponte-tombotto sulla strada provinciale, per un importo di 600.000 euro nonche' la progettazione del bypass idraulico per altri 1,7 milioni di euro - ha continuato Foroni - e, nel 2016, la costruzione della galleria artificiale sulla SP29 (5,4 milioni di euro) i cui lavori erano in corso prima dell'inizio della crisi attuale. Questa galleria artificiale e' stata progettata proprio per gli scenari di rischio 'minori' come quello attuale e, se fosse stata completata, gli eventi di questa estate non avrebbero comportato tutti i disagi patiti con la chiusura della strada e la sua apertura con finestre orarie predefinite. In piu' le conoscenze acquisite negli anni hanno portato Regione a stanziare nel 2019 e 2020 fondi per 6,5 milioni di euro per progettare e realizzare un diversivo del torrente Confinale e di altri corsi d'acqua minori al fine di drenare acqua dalla zona della frana - ha aggiunto Foroni - Da ultimo, e' grazie a 1,2 milioni di euro di fondi regionali che la strada forestale è stata risistemata e viene ora usata come pista d'emergenza».

I mesi dell'emergenza 

 

Quanto all'emergenza attuale, Foroni e Sertori hanno sottolineato che »Regione Lombardia sta dando vita a una serie di azioni in sinergia con la Provincia di Sondrio, Arpa, Comunita' Montana ed Ente Parco dello Stelvio per il superamento della crisi in atto, quali: il finanziamento di due opere di pronto intervento (200.000 euro) per il disgaggio e la demolizione dei massi piu' instabili; un finanziamento di circa 250.000 euro per opere di captazione e collettamento delle acque sul versante destro della frana (lato Bormio); la realizzazione di un rilevato con vallo paramassi (circa 2 milioni di euro); uno stanziamento di 250.000 euro per una campagna di comunicazione e promozione del territorio; e infine la creazione di un by pass stradale ai piedi del rilevato per il superamento in condizioni di sicurezza del tratto a rischio di frana. Questo by-pass sara' realizzato prima della stagione invernale (lavori in circa due mesi) per permettere il collegamento viario con e da Santa Caterina Valfurva. Oltre a cio', la realizzazione di interventi per il miglioramento della transitabilita' della pista di emergenza sul versante opposto per un importo totale di 3,5 milioni di euro; la realizzazione di un nuovo rilievo di dettaglio del versante in frana e l'inserimento delle spese sostenute dagli enti locali per il servizio navetta sulla pista d'emergenza».  

«Ribadiamo - hanno concluso gli assessori regionali - il massimo impegno di Regione per un supporto alla gestione della crisi in corso e per la realizzazione delle azioni necessarie a dare risposte conclusive e definitive alle giuste richieste delle popolazioni locali e degli operatori economici della Valfurva per tornare quanto prima a condizioni di serena normalita'. Auspichiamo che anche il Governo ora ci metta la faccia come Regione Lombardia ha fatto fino ad oggi».

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