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Bormio, è nato il Comitato referendario a tutela dell’Alute

Dieci cittadini si sono riuniti davanti al notaio per dire no alla Tangenzialina nella piana agricola. La presidente del comitato è Ludovica Canclini

A Bormio è scontro aperto attorno all'annunciata realizzazione della bretella dell'Alute. Se da una parte l'Amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Silvia Cavazzi, tira dritto, convinta della bontà dell'opera con il sostegno della Regione, dall'altra alcuni cittadini hanno deciso di costituire, attraverso atto notarile, il "Comitato referendario a tutela dell’Alute". Un atto concreto, dopo mesi di polemiche, reso possibile dal recente aggiornamento del "Regolamento di attuazione dell’Art. 41 dello Statuto del Comune di Bormio".

"La Regione Lombardia, in occasione delle prossime Olimpiadi invernali del 2026, ha 'tirato fuori dal cassetto' un progetto (vecchio di oltre due decenni) relativo a una nuova grande strada nella piana dell’Alute di Bormio, che non risolve minimamente i problemi del traffico di Bormio da e per la zona Funivie nei momenti di criticità e nemmeno il traffico diretto in Valfurva. I veicoli vanno tenuti fuori dal centro, potenziando la rete di trasporto urbano e creando zone ZTL", ha spiegato la neoeletta presidente Ludovica Canclini.

Per il comitato la gran parte degli elettori di Bormio considera l’opera non sostenibile, marchiandola come una negativa eredità per le generazioni future: "Nello scorso mese di marzo abbiamo raccolto e protocollato in Comune circa 700 firme di cittadini contrari alla realizzazione di quest’opera, purtroppo considerate come carta straccia dall’Amministrazione. Anche col sostegno di numerosissimi turisti e abitanti di Bormio – seppur non residenti – riteniamo che questa cosiddetta ‘tangenzialina’ (che si ferma nel piazzale di Cimitero, tra l’altro eliminandolo e non avendo per nulla le caratteristiche di una vera e propria Tangenziale) sia un’opera che non va per nulla incontro alle necessità di un turismo del futuro, oltre ad aprire la strada a una inevitabile cementificazione dell’intera piana agricola".

Oltre a Ludovica Canclini, il comitato referendario è composto da un consiglio direttivo, con vicepresidente Maria Berbenni e consiglieri Paolo Rainolter, Emanuele Magatelli e Guido Morcelli. Tra i promotori vi sono Bruno Magni, Carlo Cantoni, Simone Canclini, Laura Sala e Zinia Dolgetta. Il comitato referendario vuole far sapere alla cittadinanza di essere aperto a tutti i cittadini elettori di Bormio che desiderino farne parte e auspica l’adesione di simpatizzanti sostenitori esterni, anche non residenti a Bormio. In tal caso le modalità per aderirvi saranno rese note tramite i canali social.

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