rotate-mobile
richieste

Morelli autonomo, sindaci in campo dopo l'approvazione della riforma sanitaria

La riforma sanitaria contempla per i territorio montani l’ipotesi di gestioni innovative. Le nuove richieste dei primi cittadini

Ora che la riforma sanitaria regionale è approvata l'Alta Valle, preoccupata per le sorti dell'ospedale Morelli di Sondalo, bussa nuovamente alle porte di Regione Lombardia. C'è speranza tra i sindaci del Bormiese, forti delle proposte operative redatte dall'esperto Francesco Florian (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) per una gestione autonoma del nosocomio sondalino, dopo le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dall’assessore alla Montagna, Massimo Sertori.

Con l'approvazione di un emendamento ad hoc per la sanità di montagna, oltre alla previsione di misure volte a favorire il reclutamento di personale medico nelle aree più periferiche, il consiglio regionale ha anche previsto la possibilità di valutare, sempre nei territori montani, l’ipotesi di gestioni innovative. Secondo Sertori si tratterebbe di un'approvazione importante "che consentirebbe di valutare un nuovo possibile assetto giuridico che miri al rilancio dell’Ospedale Eugenio Morelli di Sondalo".

Uno spiraglio non da poco colto prontamente dai primi cittadini con la richiesta di poter riaprire quanto prima una seria interlocuzione con Regione Lombardia per portare, in tempi più brevi possibili, il Morelli ad una gestione "che gli restituisca il suo ruolo di prioritaria importanza nel panorama regionale e nazionale". 

Le disposizioni contenute nell’emendamento montagna rappresentano per i sindaci dell’Alta Valle un punto di partenza e non un punto di arrivo. "Siamo consapevoli che l’iter richiederà tempo e non sarà facile ma proprio per questo ritengono indispensabile, sin da ora, gettare le basi per un percorso serio e costruttivo che nel prossimo futuro guardi ad una forma di gestione autonoma del Morelli, e che nell’immediato consenta di risolvere alcuni grandi criticità che permangono presso il presidio di Sondalo e che ne condizionano in negativo la sua offerta sanitaria".

Le richieste

L’aumento del numero dei contagi "ci impone di risollecitare nuovamente i vertici di Regione Lombardia affinché si adoperino ad istituire presso il VI padiglione un polo destinato alle malattie infettive, in modo da non pregiudicare ulteriormente le ordinarie attività ospedaliere, come già indicato anche dall’Assessore al Welfare, Letizia Moratti".

I sindaci vogliono infine rimarcare l’indispensabilità di avere a Sondalo un pronto soccorso pienamente funzionante, visti i grandi flussi turistici (ma non solo) che caratterizzano la stagione invernale dell’Alta Valle (l’86% delle presenze turistiche dell’intera Provincia gravitano sull’Alta Valle, di cui il 50% solamente su Livigno); la necessità della presenza di un cardiologo h. 24 per garantire la massima sicurezza a tutte le realtà sanitarie presenti; oltreché il potenziamento dell’Unità Spinale, già oggetto di una mozione consigliare, che essi vogliono ricordare secondo polo per importanza in Regione Lombardia dopo il Niguarda.

"Auspicano che Regione Lombardia comprenda le loro istanze, creda fermamente e cominci a investire nel progetto di rilancio dell’Ospedale Morelli grande patrimonio sanitario, storico e culturale, anche nell’ottica delle prossime Olimpiadi 2026" concludono i sindaci. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morelli autonomo, sindaci in campo dopo l'approvazione della riforma sanitaria

SondrioToday è in caricamento