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Giovedì, 25 Aprile 2024
le parole

Riforma Sanità, Sertori: "Montagna ascoltata, spazio per una Fondazione al Morelli"

La soddisfazione dell'assessore pontasco dopo l'approvazione della riforma regionale. L'apertura per una nuova gestione dell'ospedale dell'Alta Valle

Non è vero che la montagna è stata dimenticata nel piano di riforma dalla Sanità lombarda. Ne è convinto  Massimo Sertori, assessore regionale a Enti locali e Montagna e Piccoli Comuni, alla luce del "recepimento delle istanze pervenute dai territori montani dove il reclutamento del personale sanitario e socio-sanitario è segnalato come un problema primario". Problematiche vere che la Regione ha cercato di risolvere con l'introduzione di una norma ad hoc.

La nuova legge, secondo Sertori, agevola accordi istituzionali sia con enti locali che con le Università lombarde proprio per rendere più attrattivi per il personale sanitario e socio sanitario l’esercizio delle attività delle "terre alte". “Sono soddisfatto di questa importante norma inserita nella legge sulla riforma della sanità lombarda che mira a rendere l’attività sanitaria nei territori montani più attrattiva per il personale medico. La legge consente e favorisce possibili accordi sia con enti locali che con le università. Ora, le dirigenze degli ospedali, delle Asst, i Sindaci potranno cogliere questa importante opportunità e trasformarla in accordi e, quindi, risultati pratici”.

Ospedale Morelli

La norma, inoltre, sempre secondo l'assessore pontasco, dispone la possibilità di valutare forme innovative di gestione nei territori montani. "Una novità importante che, stante le dichiarazioni dei sindaci dell’Alta Valle rese nei giorni scorsi, consentirebbe di valutare un nuovo possibile assetto giuridico che miri al rilancio dell’Ospedale Eugenio Morelli di Sondalo". Uno spiraglio non da poco per quel progetto di Fondazione pubblico/privata ipotizzata dai primi cittadini del Bormiese insieme al professore Francesco Florian, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Speranza per il futuro

“Da ultimo - conclude Massimo Sertori - credo che il combinato disposto tra gli effetti positivi della riforma sanitaria, le nuove opportunità per la sanità di montagna, gli investimenti sull’edilizia sanitaria già stanziati (solo per Valtellina e Valchiavenna si tratta di 120 milioni di euro), il recente potenziamento del servizio di elisoccorso h24 con a disposizione un velivolo in più per il volo notturno arrivando così a tre in Lombardia, potranno progressivamente portare ad un effettivo miglioramento dei servizi sanitari e socio-sanitari anche nei territori periferici come quelli montani”.

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