La contrarietà alla tangenzialina dell'Alute nasconde un'opposizione politica
E' scontro aperto sulla realizzazione della tangenzialina dell'Alute, a Bormio: il sindaco Silvia Cavazzi è "accerchiato", tra esponenti delle passate amministrazioni che rimandano al mittente le affermazioni secondo cui anche loro sarebbero stati favorevoli al progetto e cittadini e comitato "per l'Alute" che esprimono a più riprese la loro contrarietà al progetto arrivando a momenti di autentica tensione come accaduto nel corso della seduta dell'ultimo consiglio comunale.
Ora, però, se non proprio a dar manforte al sindaco Cavazzi (che comunque aveva già ricevuto anche il sostegno dei giovani di Fratelli d'Italia nei giorni scorsi) arrivano le riflessioni, inviate alla nostra testata, di Silvano Marini secondo cui le proteste e le contrarietà alla realizzazione della tangenzialina nasconderebbero altri fini, più prettamente politici.
Ecco, comunque, il testo completo inviato alla nostra redazione:
"Senza entrare nel merito delle varie argomentazioni progettuali della tangenzialina dell’Alute (impatto ambientale, ecc.), ora la controversia è declinata sul piano della legalità formale e sostanziale degli atti amministrativi deliberati dall’ amministrazione. Tutte le posizioni meritano rispetto, sia quella del Comune di Bormio, rappresentato pro-tempore dall’attuale amministrazione sostenuta dalla lista civica 5.o, che quella del Comitato bormini per l’Alute, sostenuto dai firmatari del referendum abrogativo. Entrambi i soggetti sono legittimati a portare avanti le loro istanze, ma ciò nel rispetto della legalità formale, che è vera e propria sostanza in una democrazia rappresentativa costituita non da sudditi, ma da liberi cittadini.
La valenza ideologica del Comitato ha preso, “strada facendo” direbbe Baglioni, il sopravvento su quella del vero ambientalismo auspicato dai promotori di una civiltà contadina, ancora presente nel contado di Bormio e che va tutelata. L’amministrazione pro-tempore di Bormio ha esercitato il suo potere discrezionale nel rispetto della legge e nel rispetto di tutti i passaggi formali, fino a giungere alla delibera che ritiene il referendum non ammissibile. L’ambientalismo di maniera che ha nidificato in ogni dove, oggi anche a Bormio, etero-dirige il Comitato in difesa dell’Alute ed ha l’interesse di prolungare con ricorsi amministrativi - supportati da argomenti capziosi - la querelle tangenzialina al fine di reclutare nuovi adepti nel bormiese, che lottano per la causa ambientalista in un mondo che è solo ideale.
In conclusione, occorre ricordare che i bormiesi nelle ultime elezioni amministrative non sono riusciti a presentare una lista e un candidato sindaco alternativo all’attuale aministrazione, che di fatto è mono-civica. Usare in modo strumentale la contrarietà all’attuazione di una nuova viabilità funzionale ad attenuare la congestioni del traffico su via Peccedi solo per coalizzare un’opposizione politica sui generis, e connotata da personalismi è un vulnus per il trapassato contado di Bormio, baluardo, ormai, non più della <