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Cinghiali, risarcimenti al 100% per gli agricoltori che subiscono danni

La proposta, unita a quella relativa allo stop del parere preventivo di Ispra per i piani di contenimento, avanzata dall'assessore regionale all'agricoltura Fabio Rolfi.

Stop al parere preventivo di Ispra per i piani di contenimento del cinghiale e risarcimento al 100% per gli agricoltori da parte dello Stato per i danni subiti dalla fauna selvatica. Sono le due proposte lanciate oggi dall'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi intervenuto, in piazza Città di Lombardia, a Milano, insieme al presidente Attilio Fontana e all'assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, alla manifestazione organizzata da Coldiretti.

"La fauna selvatica - ha detto l'assessore - è proprietà dello Stato e se crea danni a un'impresa lo Stato deve risarcire al 100%, come prevede la normativa europea. Sui piani di controllo, aspettare settimane o mesi prima di attuarli significa da un lato rendere complicata l'attività dei cacciatori e dall'altro far aumentare a dismisura i danni all'agricoltura. La fauna selvatica è un pericolo per l'economia, per il territorio e per la sicurezza delle persone. Lo dimostra il numero di incidenti stradali causati dal cinghiale: 271 in Lombardia nel 2020".

"In Lombardia - ha aggiunto - abbiamo cambiato la legge per consentire la caccia al cinghiale tutto l'anno, anche con visore notturno e foraggiamento, abbiamo abilitato i selecontrollori, permettiamo agli agricoltori abilitati di abbattere i cinghiali sui terreni danneggiati. Abbiamo già usato tutti gli interventi consentiti dalla normativa nazionale".

I numeri 

Nella stagione venatoria 2019-2020, in provincia di Sondrio erano stati abbattuti 362 cinghiali, mentre stando ai numeri comunicati ieri, in Valtellina e Valchiavenna nel 2021 fino a questo momento non è avvenuto alcun abbattimento di cinghiale con i piani di controllo.

Gli incidenti stradali causati proprio da cinghiali nel 2020 in provincia di Sondrio sono stati, invece, due, lo stesso numero degli episodi verificatisi l'anno precedente.

Nel territorio della provincia di Sondrio il cinghiale non è l'unica specie di animale selvatico con cui gli agricoltori devono fare i conti: negli ultimi mesi e settimane, anzi, il "nemico pubblico numero uno" è diventato il lupo con molti danni e capi di bestiame predati.

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