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Sondrio, inaugurata la mostra "Poetica degli affetti"

L'esposizione, curata da Elena Li Causi e Fabio Mari, sarà visitabile al Mvsa fino al prossimo 14 novembre

La dolcezza della maternità, la spensieratezza dell'infanzia, la fragilità della senilità fino alla felicità, in una dimensione universale: sono gli affetti, nella loro accezione più intima, il tema centrale della mostra "Poetica degli affetti. Pittura italiana tra Ottocento e Novecento", allestita presso il Museo Valtellinese di Storia e Arte.

Per il pubblico sondriese e valtellinese un'occasione straordinaria per ammirare cinque capolavori dell'arte italiana, risalenti al periodo tra l'annessione di Roma al Regno d'Italia e la Prima guerra mondiale, della collezione della Banca d'Italia. La mostra è stata inaugurata ieri alla presenza dell'assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione Marcella Fratta e, per la Banca d'Italia, di Massimo Pariotti, vice direttore della Divisione patrocinio artistico, e di Cristiana De Paolis, direttore Patrimonio artistico. Un lungo lavoro preparatorio, il cui compimento è stato ritardato dalla pandemia, per una grande soddisfazione: offrire al pubblico locale, ai giovani soprattutto, ma anche ai visitatori provenienti da fuori provincia, l'opportunità di godere dal vivo di cinque tele, potendone ammirare colori e pennellate.

Gli artisti

Gli autori, Angelo Morbelli, Silvestro Lega, Francesco Paolo Michetti, Antonio Mancini ed Ettore Tito, sono protagonisti di primo piano di uno dei momenti più dinamici e prolifici della storia della pittura italiana. Le loro opere, collocate in tre sale al piano terra del museo, declinano ciascuna l'universo degli affetti: "Maternità" di Lega, "Bimba al sole" di Michetti, "Felicità" di Mancini, "Giochi in riva al lago" di Tito, "Casa di Riposo Bonacossa a Dorno Lomellina" di Morbelli. Un'esposizione di alto livello che dà lustro al Mvsa nel settantesimo anniversario di fondazione.

Nel suo intervento di apertura all'inaugurazione, l'assessore Fratta ha ringraziato la Banca d'Italia per la proficua collaborazione avviata che avrà futuri sviluppi: un lungo lavoro preparatorio, rallentato dalla pandemia, che si è concretizzato per l'impegno di molte persone. "Grazie alla generosità della Banca d'Italia - ha affermato l'assessore Fratta - possiamo avere nel nostro museo cinque capolavori di grandi pittori italiani che descrivono, ciascuno a suo modo, gli affetti, che sono fondamentali per una crescita serena della persona. Crediamo nel valore educativo del messaggio di questa mostra e ci auguriamo che saranno in molti a visitarla, i giovani soprattutto".

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L'avvio di un percorso

Per la Banca d'Italia la mostra sondriese segna l'inizio di una serie di iniziative per la valorizzazione del patrimonio artistico: "Questo è il primo motivo di soddisfazione - ha evidenziato Massimo Pariotti -, il secondo è legato ai contenuti della mostra, gli affetti declinati in forme e colori diversi".

"Siamo molto lieti di essere qui - ha fatto eco Cristiana De Paolis -: le opere escono dalle stanze per arrivare alla collettività, vengono condivise per essere valorizzate".

I due giovani curatori, Elena Li Causi e Fabio Mari, che hanno collegato cinque capolavori fondamentali presenti anche nel museo virtuale della Banca d'Italia, hanno invitato i presenti all'inaugurazione e i futuri visitatori a seguire un percorso libero, perché quando si parla di affetti non c'è un inizio e non c'è una fine. 

Date e orari

La mostra rimarrà allestita fino al 14 novembre con apertura al pubblico da martedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. A partire dal mese di ottobre si potrà visitare anche durante la pausa pranzo, fino alle 13 e dalle 14. L'ingresso è libero con green pass e mascherina.

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