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Venerdì, 26 Aprile 2024
Più di un secolo di scatti

Siamo Alpi: la storia di Valtellina e Valchiavenna attraverso la fotografia

E' online il nuovo portale che raccoglie più di mille scatti, testimonianza delle tradizioni e della cultura della provincia di Sondrio

L'evoluzione della storia, della cultura e della società di Valtellina e Valchiavenna raccontata attraverso scatti fotografici che raffigurano momenti di svago, le attività lavorative e lo stretto rapporto con il territorio: è il cammino intrapreso da "Siamo Alpi", portale online e archivio digitale culturale di Valtellina e Valchiavenna presentato questa mattina in una conferenza stampa tenutasi nella sala consiliare di Palazzo Muzio.

Il progetto

L’iniziativa è nata per la volontà dell’amministrazione provinciale di Sondrio e della Società economica valtellinese e ha potuto contare sul contributo della Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Per la cultura”: sono state coinvolte, a partire da giugno 2021, sei località di Valtellina e Valchiavenna e cioè Ponte in Valtellina, Campodolcino, Valfurva, Tirano, Morbegno e Chiesa in Valmalenco che sono state incluse nel progetto perché le loro biblioteche e i loro musei avevano già del materiale fotografico da cui poter attingere.

Il percorso di "Siamo Alpi", poi, ha vissuto il suo passo successivo a ottobre 2021 quando è stata avviata la ricerca dei temi sui quali il portale potesse concentrarsi il portale e questa è stata effettuata tramite questionari sottoposti ai cittadini; il mese successivo ha preso il via la campagna “Apriamo i cassetti” che ha portato alla raccolta e alla catalogazione delle prime 1200 foto.

Il portale

Al momento, comunque è avvenuta la pubblicazione delle prime 505 immagini, mentre le altre seguiranno a breve: le immagini sono state pubblicate in alcuni album tematici, ma è possibile effettuare ricerche anche a livello cronologico o di località “di riferimento”. Ogni foto è dotata di una scheda, di una descrizione e di un link ad altri scatti ad essa correlati. 

Il progetto vivrà nei prossimi mesi anche altri step che lo arricchiranno ulteriormente: non soltanto la pubblicazione degli altri scatti già catalogati, ma anche una serie di incontri, in particolare rivolti agli anziani, prima a Valfurva, quest'estate, e poi nelle altre località in autunno, che potrebbero anche essere "affiancati" da alcune esposizioni proprio di foto sulla storia, la cultura e le tradizioni della provincia di Sondrio. Nel prossimo autunno, poi, verrà lanciata la seconda campagna di raccolta di immagini per l’aggiunta di ulteriori 900 foto che però non saranno gli unici contributi, visto che l’intenzione è quella di effettuare anche delle interviste e caricare poi i file audio delle stesse per raccontare le storie che stanno dietro alle varie foto. Infine, altro obiettivo più a lungo termine è quello di coinvolgere nel progetto pure altre comunità e località della provincia di Sondrio.

I dettagli del progetto e del portale sono stati illustrati da Gloria Busi e Maria Sassella, coordinatrici rispettivamente della rete bibliotecaria e del sistema museale della provincia di Sondrio, mentre Omar Iacomella (consigliere provinciale) e Benedetto Abbiati, presidente della Società economica valtellinese ne hanno sottolineato l'importanza dal punto di vista non soltanto storico-culturale, ma anche sociale.

Come un album di famiglia

"Vogliamo che il portale sia un archivio culturale aperto e un sito dinamico - ha sottolineato Maria Valentina Casa, antropologa e responsabile scientifica del progetto - visto che la cultura, la memoria e l’identità, temi che il portale stesso racconta, sono un patrimonio in continua evoluzione. Il portale racconta, inoltre, i meccanismi sociali di una società e di una comunità anche attraverso gli scatti che abbiamo scelto di non pubblicare perché scabrosi o scandalosi o perché evocavano ricordi troppo dolorosi".

"Siamo Alpi - ha fatto eco Simone Ronzio, grafico che ha curato la realizzazione del portale insieme a Giulio Moscaritolo, Luigi Bonelli e Ilaria Demonti - parte dall’idea di creare un racconto condiviso e che avesse un forte senso identitario. L’obiettivo è quello di superare l’austerità tipica degli archivi e di creare un prodotto gradevole da consultare. Vorremmo che visitare il portale “Siamo Alpi” fosse, per i cittadini, come sfogliare un album di famiglia".

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