Sondrio è davvero una città accessibile?
Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un nostro lettore, Enrico Della Vedova, relativa alle difficoltà che una persona disabile incontra nel muoversi in città, vista anche la condizione di strade e marciapiedi. Una situazione che porta con sé anche un interrogativo: Sondrio è davvero una città accessibile?
"Ho letto nei giorni scorsi un vostro interessante articolo, riguardante l’evento tenutosi in occasione della “giornata disabilità 2023”, durante il quale, l’assessore del Comune di Sondrio, ci ha ricordato come, grazie alla sensibilità del sindaco Marco Scaramellini, la città di Sondrio risulti all’avanguardia in questo campo, avendo nominato già da tempo il Garante comunale dei disabili - sottolinea Enrico Della Vedova -. Aggiungendo che “questo dimostra come l’attenzione nei confronti delle persone con disabilità deve essere un impegno e dovere morale per garantire i loro diritti con fatti concreti”.
"Se per “fatto concreto” s’intende apporre una firma per la nomina del Garante comunale dei disabili…mi sembra sinceramente un po’ poco - prosegue il cittadino sondriese -. Come “fatti concreti”, mi sarei aspettato perlomeno la “messa in sicurezza” di tutti gli attraversamenti pedonali del Comune che egli rappresenta e amministra. Mi chiedo, come sia possibile, che un capoluogo di provincia, nel 2023, possa avere delle strisce pedonali che terminano su gradini, gradinate, ringhiere, tombini dissestati…marciapiedi in pessime condizioni e piste ciclabili rappresentate da strisce sbiadite che, a volte, si interrompono tra un tombino e il gradino di un marciapiede. Trovo tutto questo semplicemente intollerabile e penso che, a conferma di questa mia convinzione, possano essere sufficienti le fotografie allegate a questo articolo, che oltretutto rappresentano solamente una piccola parte di quelle che potrebbe scattare un qualsiasi cittadino di Sondrio (signor sindaco e assessori compresi), se solo avessero la voglia di sporcarsi i mocassini e fare due passi oltre i confini del giardino di Palazzo Pretorio".
"Questo sarebbe un primo, piccolo, passo concreto: l’eliminazione delle barriere architettoniche sui passaggi pedonali. Pur non essendo un ingegnere ed essendo ignorante in materia, credo che un attraversamento pedonale non possa e non debba terminare direttamente su una barriera architettonica. E se così fosse, le soluzioni dovrebbero essere due: o si eliminano le strisce pedonali oppure si elimina l’ostacolo architettonico - spiega Della Vedova -. In caso contrario, l’attraversamento pedonale diventa esso stesso una barriera architettonica. Ed è proprio questa la situazione nella città di Sondrio, capoluogo di provincia, anno 2023, in prossimità delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026…e visto che gli addetti ai lavori ci informano quotidianamente di cascate di milioni di euro e introiti miliardari in arrivo direttamente nelle casse dei Comuni di tutta la Valtellina, forse una manciata di spiccioli per mettere in sicurezza TUTTI gli attraversamenti pedonali, sarebbero graditi. E a quel punto, si che potrei unirmi ai ringraziamenti pubblici dell’assessore nei confronti del sindaco Marco Scaramellini per “la sensibilità dimostrata con fatti concreti”.
"Anche se capisco benissimo - si conclude così la segnalazione - che sia più “elettoralmente” gratificante, tagliare il nastro di una passerella, di un Bio Acquapark, di un nuovo parcheggio, di un cavalcavia o di un’Arena del Ghiaccio piuttosto che inaugurare la ristrutturazione di un marciapiede. In attesa di poter tranquillamente attraversare qualsiasi striscia pedonale, percorrere qualsiasi marciapiede o pista ciclabile (periferie comprese) in totale sicurezza e autonomia, in quanto cittadino che da sempre paga regolarmente le tasse, colgo l’occasione per ringraziare dell’ospitalità e salutare cordialmente".