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Chiavenna, il Comune vuole intitolare una via a suor Maria Laura ma i residenti non vogliono

Per gli abitanti la variazione toponomastica comporterebbe troppe complicazioni. Infastidito il sindaco Della Bitta

Doveva essere una scelta capace di unire, di quelle da raccontare con orgoglio all'esterno, ma è diventato terreno di scontro. La scelta del Comune di Chiavenna di intitolare un tratto dell'attuale via Lena Perpenti a suor Maria Laura Mainetti, religiosa barbaramente uccisa a coltellate nella serata del 6 giugno 2000 da tre minorenni, ha scatenato le proteste degli abitanti della stessa strada, posta nel centro della cittadina sul Mera.

Per i residenti della via, infastiditi dal non esser stati coinvolti, il cambio di nome comporterebbe troppe complicazioni, con la necessaria variazione delle intestazioni di bollette e documenti. Da qui la scelta di scrivere al sindaco una lettera, sottoscritta da 10 residenti, affinchè l'Amministrazione comunale possa cambiare idea. Una richiesta precisa accompagnata dalla proposta di intitolare a suor Maria Laura il giardino dell’ex convento dell’Immacolata, dove è ancora presente la sua stanza della suora, già meta di pellegrinaggio.

Dal canto suo il primo cittadino chiavennasco, Luca Della Bitta, si è dichiarato sorpreso della richiesta ricevuta: «Mai avrei immaginato che qualcuno si sarebbe opposto alla decisione presa in Giunta e accolta favorevolmente dall’opposizione». Intanto il Comune di Chiavenna attende il via libera da parte della Prefettura per concludere l'iter ed intitolare il tratto di via alla memoria della religiosa che verrà proclamata Beata il prossimo 6 giugno.

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