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Coronavirus, il Governo valuta nuove misure: zona rossa nel week end o nuovo lockdown?

La nuova stretta potrebbe arrivare a partire da venerdì 12 marzo 2021

Zona rossa nei weekend, super zona rossa nazionale per alcune settimane o al limite zona arancione rinforzata e anche l'idea di anticipare il coprifuoco alle 19 o alle 20. Contro la nuova ondata del coronavirus il Governo di Mario Draghi e gli esperti del Cts stanno vagliando varie ipotesi. L'obiettivo dichiarato è quello di contenere il propagarsi della pandemia covid 19 e della variante inglese diventata ormai predominante anche in Italia.

La Lombardia, attualmente zona arancione rafforzata (chiamata anche arancione scura o rinforzata), guarda con attenzione a quella che può essere la decisione dell'Esecutivo. La nuova stretta, qualunque essa sia, potrebbe arrivare già a partire da venerdì 12 marzo 2021 con regole valide per lunedì 15. Ma vediamo nel dettaglio che cosa comporterebbe, a livello pratico, ciascuno degli scenari.

Le regole in zona rossa, arancione (anche rinforzata) e gialla secondo il Dpcm Draghi

  • L'ipotesi "zona rossa nei weekend"

L'indice Rt e tutti parametri continuano a peggiorare costantemente, perciò se le nuove misure messe in atto con l'ultimo Dpcm non dovessero bastare a frenare l'evoluzione dei contagi, si pensa già di introdurre la zona rossa nei weekend. Una misura che eviterebbe situazioni come quella che ormai costantemente si verifica in Darsena a Milano o nelle zone più gettonate per le passeggiate del centro città: parchi, navigli e piazze principali. 

  • L'ipotesi di anticipare il coprifuoco alle 19 o alle 20

Una misura che andrebbe di pari passo con quella di anticipare di due o tre ore il coprifuoco, che attualmente va dalle 22 alle 5, a parte nella zona bianca (qui l'autocertificazione). Va da sé che la strada di concentrare le chiusure solo nel weekend o anticipare il coprifuoco potrebbe avere un impatto non così decisivo sulla curva epidemiologica. Per questo pacchetto di misure potrebbe non bastare a fermare la variante inglese del coronavirus.

  • L'ipotesi di una super zona rossa

Ecco allora che spunta all'orizzonte una nuova idea (più nel nome che non nella sostanza), quella di una super zona rossa nazionale molto simile al primo lockdown della primavera 2020. Con la differenza che nel frattempo si cercherebbe di completare il più alto numero di vaccini possibile per riaprire quando la maggior parte della popolazione possa essere "immunizzata".

D'altra parte anche l’ipotesi di un lockdown totale ha i suoi svantaggi: al di là del lato economico, bisogna tenere conto anche della stanchezza che c’è tra la popolazione, sempre meno disposta ad accettare restrizioni rigide come quelle adottate nella scorsa primavera. Insomma, il lockdown potrebbe non avere gli stessi risultati che ha avuto durante la prima ondata quando le regole le rispettavano tutti.

  • L'ipotesi di una zona arancione rinforzata 

Ecco allora che in alternativa, più soft sopratutto dal punto di vista economico per alcune attività che potrebbero continuare a lavorare, ci potrebbe essere la possibilità di fare di tutta l'Italia una zona arancione rinforzata, che è quello che attualmente avviene in Lombardia. 

Le nuove (ed eventuali) restrizioni dovrebbero dunque permettere di abbattere la curva epidemiologica e fare un decisivo passo in avanti nella campagna di vaccinazione. Del resto i vaccini stanno arrivando: entro la fine di marzo saranno (o dovrebbero essere) consegnate circa 9 milioni di dosi, mentre altri 45 milioni verranno inviati alle Regioni nel secondo trimestre dell’anno. Si tratta di 15 milioni di dosi al mese, una quantità di vaccini che, a patto di saperli distribuire, ci permetterebbe di fare il tanto atteso cambio di passo e mettere in sicurezza almeno gli over 70 nel giro di qualche settimana.

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