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Assembramenti davanti ai bar di Sondrio, chi ha controllato? L'interrogazione del Pd

La richiesta di chiarimenti al sindaco sull'impiego della polizia locale per fa rispettare le norme anticovid

Non tutti i sondriesi si comportano con attenzione durante l'attuale terza ondata della pandemia da covid-19. Un atteggiamento superficiale mantenuto specialmente nelle giornate in cui la Lombardia era classificata come "zona gialla". Ne sono convinti i rappresentanti del gruppo consiliare del Partito Democratico, Roberta Songini e Michele Iannotti, firmatari di un'interrogazione, rivolta al sindaco Marco Scaramellini, la cui discussione avverrà nella prossima assemblea cittadina, in programma venerdì 26 marzo.

«È in corso la terza ondata di contagi e purtroppo la campagna vaccinale prosegue con tempi più lunghi del previsto. La maggioranza dei cittadini rispetta e ha rispettato le restrizioni e le regole di quest’ultimo anno seppur tutti abbiamo voglia di tornare a una vita normale che ci consenta di incontrare i nostri cari e i nostri amici» hanno sottolineato Songini e Iannotti.

«Purtroppo una minoranza di cittadini non rispetta nessuna regola per contenere il contagio e con l’entrata in zona gialla molte persone si sono riversate nei bar per stare in compagnia determinando a volte degli assembramenti», episodi che, secondo i Dem sono avvenuti «anche con l’entrata in zona arancione rinforzato» quando, seppur con solo la possibilità di consumare tramite asporto, «si sono verificati assembramenti nei pressi di alcuni bar della città».

Da qui la richiesta al sindaco di rendicontare quanto messo in campo per evitare assembramenti: «Quali misure e controlli sono stati adottati dalla polizia locale per scoraggiare tali assembramenti?».

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