Coronavirus, lo studio lombardo: «I "debolmente positivi" non infettano»
Il professor Giuseppe Remuzzi, dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri: «Dire positivo non basta più. Si parla di tamponi positivi che hanno una carica virale molto bassa, ed è molto difficile che pazienti con questo tipo di tamponi possano contagiare altre persone»