Mostra del Bitto: a Morbegno la 115esima edizione della più longeva manifestazione valtellinese
La più longeva e la più amata, la più coinvolgente e la più conosciuta oltre i confini provinciali: i numerosi primati detenuti rendono l'appuntamento con la Mostra del Bitto di Morbegno il più atteso dell'autunno valtellinese. Questa edizione, la 115esima, in programma sabato 15 e domenica 16 ottobre, coincide con l'atteso ritorno alla normalità dopo due anni di pandemia e segna un nuovo inizio: nel solco della tradizione, mantenendo inalterato il suo spirito antico, la manifestazione offrirà ai visitatori nuove esperienze, intense e indimenticabili. Immergersi nell'atmosfera ricreata dagli allestimenti che ripropongono scene del passato, incontrare i produttori, imparare ad abbinare i sapori tipici, assaggiare i piatti della tradizione contadina: sono soltanto alcune delle proposte per l'edizione 2022. Si potrà essere giudici per un giorno, assaggiatori e anche produttori imparando le tecniche tramandate di padre in figlio nei laboratori e nelle aule didattiche. La protagonista assoluta sarà la montagna, con le sue storie, i suoi personaggi, i suoi prodotti e le sue tradizioni partendo dalla terra per valorizzare le erbe spontanee. Lo scenario sarà il centro di Morbegno, in particolare la piazza Sant'Antonio, con i chiostri dell'antico convento, e le sale di Palazzo Malacrida: l'intera città parteciperà alla festa con "Menù al Dop" e "Cheese Hour" proposti nei ristoranti e nei bar.
Ritorno alla normalità dopo due anni di limitazioni
Un rito collettivo che ritorna ad essere completo dopo due edizioni speciali che avevano necessariamente limitato le iniziative a garanzia della salute dei visitatori. La voglia di condividere le esperienze che potrà liberarsi senza più freni: numeri più alti per le degustazioni e accesso libero alle diverse aree, ma mantenendo una serie di misure di sicurezza. Al centro della due giorni, saranno come sempre i formaggi, a cominciare da sua maestà il Bitto, che parteciperanno al concorso: saranno caricatori e casari a presentare le forme prodotte durante la stagione estiva sugli alpeggi di Valtellina e Valchiavenna per sottoporsi al giudizio di qualificato esperti assaggiatori. La cerimonia di premiazione, che si svolgerà nella serata di sabato 15 ottobre, sarà il momento clou della manifestazione: solo allora si potranno conoscere e applaudire i vincitori delle categorie riservate al Bitto, dell'anno e del 2021, al Valtellina Casera, in tre diverse stagionature, al Latteria e allo Scimudin. I formaggi si potranno conoscere e assaggiare, insieme agli altri prodotti tipici, nelle degustazioni che verranno organizzate in luoghi suggestivi. I visitatori scopriranno abbinamenti inconsueti e nuovi sapori, potranno godere dell'accompagnamento musicale e dei racconti per un'esperienza immersiva nella tradizione alpina.
La Comunità Montana Valtellina di Morbegno guida il Comitato organizzatore che vede in prima linea il Comune di Morbegno, il Consorzio Turistico Porte di Valtellina e il Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto. La manifestazione è sostenuta dalla Regione, dalla Provincia e dal Bim, oltre che da associazioni e aziende.
"Tutti i partner delle scorse edizioni hanno confermato la loro adesione e già questo è un segnale positivo - sottolinea il presidente della Comunità Montana di Morbegno Emanuele Nonini -: insieme a noi credono nella Mostra del Bitto sia quale genuina espressione del nostro territorio e delle nostre tradizioni sia come richiamo turistico. Un potenziale che la manifestazione ha continuato ad esprimere in questi anni, anche nelle ultime due edizioni limitate dall'emergenza sanitaria: i visitatori apprezzano l'atmosfera e le proposte e tornano tutti gli anni per vivere nuove esperienze. Sono certo che anche questa edizione non deluderà le attese".
Idee, proposte e allestimenti portano la firma di Simona Nava dell'agenzia morbegnese Sviluppo Creativo: "L'apprezzamento del pubblico è un aspetto fondamentale - spiega -: la Mostra del Bitto piace così com'è ma anche perché ogni anno evolve introducendo delle novità. Per questa edizione puntiamo sempre di più sulla dimensione esperienziale, offrendo ai visitatori l'opportunità di calarsi in una realtà diversa da quella che vivono ogni giorno, più vicina alla natura, semplice e genuina ma anche densa di significato".