"È normale che per realizzare un parcheggio ci vogliano più di 10 anni?"
Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di uno dei nostri lettori sul tema, dibatutto da anni, del parcheggio di via Rita-Levi Montalcini (ex campo delle suore) di Morbegno.
Leggo che l’amministrazione del comune di Morbegno è intenzionata a realizzare il parcheggio di Via Rita Levi-Montalcini (preventivato nel 2013 su due livelli) senza il seminterrato, ma solo pavimentando lo sterrato. Motivo? L’aumento dei costi non più congrui per l’appaltatore che doveva realizzare l’opera.
Senza entrare nel merito programmatico/economico, oltre che legale, del Comune di Morbegno, alcune considerazioni vanno fatte (per ciò che mi compete, non da residente ma da assiduo “praticante” della incantevole Città del Bitto). Nell’economia di una città - come è quella di Morbegno - un parcheggio di prossimità non è un costo ma un investimento, il quale dovrebbe essere visto come un indotto all’attività turistica durante i grandi eventi programmati, oltre che alle attività commerciali ed artigianali del circondario. Nonostante le difficoltà legate alla generale congiuntura economica negativa, per ragioni che conosciamo, la Città ha dimostrato di saper reagire, andando incontro alle nuove aspettative degli abitanti e avventori che da tutta la Lombardia ivi giungono.
Per i motivi predetti credo che il parcheggio cosiddetto “Campo delle Suore” realizzato su due livelli come era stato preventivato possa essere un ottimo investimento, tenuto conto che eliminando 140 posti auto dal parcheggio di Piazza Sant’Antonio la “domanda” di posti auto si trasferirebbe sul parcheggio limitrofo, oggi poco ambito nei giorni di pioggia perché in terra battuta.
Un altro aspetto non indifferente è che tanti automobilisti per proteggere le auto (carrozzeria ed interno) dall’irraggiamento solare, che d’estate per ore supera al suolo i 40 gradi, sono propensi a pagare la sosta in parcheggi coperti per non danneggiale. Se un decennio fa si progettò un parcheggio su due livelli, volerne realizzare uno oggi su un solo livello - come alternativa e per ragioni prettamente economiche, senza tener conto di tutto il contesto della città in una prospettiva che non sia regressiva – significherebbe fare una metaforica retromarcia.
Considerato che da alcuni anni anche Morbegno sta subendo trend demografico negativo, come il resto della Provincia, è realistico ritenere come l’accessibilità di un luogo, anche grazie al c.d. parcheggio strategico, possa essere un valido supporto economico per mantenere attiva sotto ogni profilo una città di Montagna.
In conclusione, si potrebbe risolvere il problema (che da quello che leggo sembra vertere solo sull’aspetto economico dopo tutte le vertenze legali) bandendo un Concorso Pubblico di progettazione/idee per la qualificazione estetica e funzionale di Piazza Sant’Antonio, e una gara in Project Financing con un capitolato ad hoc per la gestione del parcheggio Campo delle Suore, chiudendo così definitivamente una partita che dura da più di un decennio.