Arianna Fontana: "Lotto per i diritti degli atleti e i valori dello sport"

La scorsa settimana, un post social di Arianna Fontana, l'atleta italiana più medagliata di sempre ai Giochi Olimpici, aveva gettato nuovamente benzina sul fuoco della lunga polemica che vede la campionessa di Polaggia opposta ai vertici della Fisg, la Federazione italiana sport del ghiaccio. Nel messaggio pubblicato sui social, peraltro, proprio Arianna Fontana apriva a una prospettiva clamorosa: gareggiare sì alle Olimpiadi di casa, quelle di Milano-Cortina 2026, ma di farlo non con la nazionale italiana, ma rappresentando gli Stati Uniti, Paese di provenienza del marito Anthony Lobello.

Non era tardata la dura replica proprio della Fisg in quella che appare ormai una frattura insanabile.

Oggi, però, è tornata a parlare Arianna Fontana in toni parsi meno "estremi" rispetto a quelli di settimana scorsa. In un'intervista rilasciata dagli Stati Uniti alla Gazzetta dello Sport, proprio l'atleta valtellinese ha evidenziato come sogni ancora da italiana, ribadendo però che ci sono alcune problematiche da risolvere. Poi, con un post ancora affidato ai social, la Fontana ha ampliato i confini del suo pensiero: "Non SONO un rappresentante degli atleti in nessuna sede ufficiale, ma dopo tanti anni di carriera MI SENTO IN DOVERE di esporre determinate problematiche e difendere i diritti degli atleti - ha spiegato la campionessa di Polaggia -. Lo sport mondiale sta affrontando un momento difficile, siamo umani, ed il mio desiderio più grande è che ne usciamo ancora più forti, ancora più uniti, per il bene di tutti gli sportivi, per la nostra società e tutti i giovani che, come me, coltivano grandi sogni e che per raggiungerli fanno sacrifici quotidiani. Lotto per questo, come atleta, come donna, per difendere i pilastri che sorreggono i sani valori dello sport nella società".