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Violazioni e responsabilità / Cedrasco

Incendio al deposito di Cedrasco: a processo tre dirigenti Secam

Si sono concluse le indagini guidate dalla Procura della Repubblica che si sono concentrate anche sulla situazione finanziaria della società: emessi decreti ingiuntivi per mancati pagamenti nei confronti di nove Comuni della provincia

Si sono concluse le indagini relative all'incendio al deposito e impianto di stoccaggio e smaltimento dei rifiuti di Secam di Cedrasco: la Procura della Repubblica di Sondrio, guidata da Piero Basilone, ha emesso tre avvisi di conclusione delle indagini nei confronti di tre persone che all'epoca dei fatti, nel novembre del 2022, ricoprivano ruoli di vertice all'interno della società stessa.

Proprio le indagini, infatti, hanno accertato come l'incendio sia stato determinato da uno stoccaggio di rifiuti illecito, per quantitativi eccedenti e modalità non consentite, fatti che determinano varie violazioni del Testo Unico Ambiente per le quali ora dovranno rispondere proprio i tre dirigenti che hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini.

L'incendio e le indagini

A seguito dell'incendio verificatosi il 15 novembre 2022 all'interno dell'impianto di trattamento rifiuti sito in Comune di Cedrasco, gestito dalla SECAM S.p.A., grazie all'immediato intervento del Nucleo Carabinieri Forestale di Berbenno di Valtellina e dei tecnici di ARPA Lombardia - Dipartimento di Sondrio, è stata subito riscontrata sul luogo dell'evento la presenza di rifiuti di varia tipologia miscelati tra loro ed in quantitativi superiori a quelli consentiti. Ad evento domato dai Vigili del Fuoco del Comando di Sondrio, il 17 novembre, sulla scorta delle prime informazioni ricevute dagli organi di polizia giudiziaria, la Procura di Sondrio ha disposto il sequestro dei cumuli di rifiuti presenti nell'area antistante al capannone dove si era verificato l'incendio, nonché del capannone e di quanto era al suo interno.

Separato il materiale incendiato da quello in attesa di vaglio, su incarico della Procura, i tecnici ARPA hanno avviato i sopralluoghi allo scopo di individuare le corrette mo- dalità di campionamento dei rifiuti presenti, a seguito dei quali, il 21.12.2022, è stato approvato il Piano di Campionamento redatto dalla Società ARCADI S.r.l., cui si era subito rivolta SECAM S.p.A. Sotto la sorveglianza di militari del Gruppo Carabinieri Forestali di Sondrio (delegati dalla Procura alla verifica dell'attività di gestione dei rifiuti, dalla fase del conferimento all'impianto a quella conseguente del flusso in uscita verso gli impianti di smaltimento) e dei tecnici di ARPA Lombardia, il 27 gennaio 2023 hanno preso avvio le operazioni di smassamento, cernita e selezione dei rifiuti, che si sono concluse nella metà del successivo mese di febbraio. Hanno, così, potuto prendere avvio le successive fasi di campionamento ed analisi ai fini della "caratterizzazione" (individuazione della natura e della tipologia) dei rifiuti. Si tratta di fasi indispensabili per individuare il criterio corretto di smaltimento.

Durante queste operazioni, è emersa la necessità di alcuni approfondimenti riguardanti la natura (pericolosa o meno) di alcuni elementi presenti nei rifiuti sottoposti ad analisi. L'esito definitivo, a settembre 2023 ha escluso quella natura, grazie ad alcuni accertamenti fatti in contradittorio da tecnici della società e di Arpa Lombardia, sotto il controllo della Procura di Sondrio. Cosi, nel mese di ottobre è stato possibile avviare le operazioni di allontanamento e di smaltimento dei rifiuti posti sotto sequestro negli impianti di incenerimento siti in province limitrofe. Alla fine del mese di novembre 2023, è stato dissequestrato il piazzale di stoccaggio temporaneo delle masse di rifiuti nonché, concluse nel successivo mese di gennaio 2024 le operazioni di verifica e di adeguamento statico della struttura di ricovero dei rifiuti, è stato dissequestrato anche il capannone all'interno dei quale era divampato l'incendio del novembre 2022.

Parallelamente agli accertamenti riguardanti la gestione dei rifiuti è emersa la necessità di ricostruire la complessiva situazione economica, finanziaria e patrimoniale della società SECAM S.p.A., di grande importanza per questo territorio in quanto interamente partecipata dagli enti pubblici territoriali valtellinesi e perché si occupa della gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e anche dell'erogazione del servizio idrico integrato per l'intera provincia di Sondrio. E' emersa, in sostanza, l'esigenza di accertare l'esistenza di condotte gestionali che potessero aver causato situazioni di dissesto finanziario anche a seguito dell'introduzione, a partire dal 2020, dei nuovi sistemi di calcolo della TARI (Tassa sui rifiuti) che ora avvengono seguendo le direttive impartite in materia dall' Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), cui la legge 27 dicembre 2017, n. 205 ha attribuito funzioni di regolazione e controllo del ciclo dei rifiuti urbani e assimilati.

I risultati delle indagini

Le indagini e gli approfondimenti compiuti hanno consentito di accertare diverse violazioni del Testo Unico Ambiente (D. Lgs. 152/2006), che sono state attribuite ad alcuni soggetti che all'epoca dei fatti erano investiti di funzioni di vertice all'interno di SECAM S.p.A., sostanzialmente consistenti in uno stoccaggio di rifiuti illecito, per quantitativi eccedenti e modalità non consentite (es. miscelazione), che hanno di fatto creato le condizioni per l'accensione e lo sviluppo dell'incendio. I risultati delle indagini hanno indotto la Procura a ravvisare la sussistenza di alcuni aspetti di responsabilità per la stessa SECAM S.p.A., ai sensi della D.L.vo nr. 23 1/2001 (responsabilità amministrativa delle persone giuridiche), essendo emerso che alcune irregolarità accertate siano attribuibili ad organi di vertice della società e siano state anilnate o comunque abbiano corrisposto ad interessi e/o vantaggi della stessa società.

Nella giornata di lunedì 11 marzo, è stato emesso l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di tre persone con funzioni di direzione e di vertice all'interno di SECAM SpA all'epoca dei fatti, nonché nei confronti della stessa società per quanto attiene agli illeciti previsti dal D.L.vo n. 231/2001 in materia di responsabilità amministrativa degli enti.

La Procura della Repubblica attende ora eventuali memorie difensive, documenti, richieste di interrogatorio o di approfondimenti d'indagine. Tutto sarà attentamente e doverosamente preso in considerazione.

La situazione finanziaria

Poiché la notizia è di rilevante interesse pubblico e sono stati disposti approfondimenti dalla Procura, anche se non sono emersi fatti di rilevanza penale, va anche dato atto che, parallelamente, il Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Sondrio ha concluso gli accertamenti delegati dalla Procura di Sondrio riguardo alla situazione economico/finanziaria della SECAM S.p.A.. A conclusione, sono emerse alcune criticità riguardanti i rapporti economico-contrattuali tra SECAM SpA e alcuni committenti dei servizi, per lo più individuabili in enti pubblici territoriali (Comuni della Valtellina). In particolare, è emerso come, a seguito dell'entrata in vigore della Delibera n. 443/2019 di A.R.E.R.A. (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti), con la quale è stato introdotto un nuovo metodo di calcolo per determinare le tariffe finali per gli utenti, alcuni enti pubblici, pur aggiornando i tariffari, di fatto non hanno pagato le fatture emesse da SECAM S.p.A. per il servizio e a conguaglio degli adeguamenti tariffari introdotti.

Questo mancato introito avrebbe determinato per SECAM S.p.A. importanti squilibri finanziari di liquidità: pari a € 1.715.913.73 per l'esercizio finanziario relativo all'anno 2020 e a 2.074.445,19 euro per l'esercizio finanziario relativo all'anno 2021. SECAM S.p.A. ha agito in giudizio e ha ottenuto dal Tribunale di Sondrio nove decreti ingiuntivi, emessi dal giudice nei confronti di altrettanti Comuni della provincia, tuttora in fase di procedura esecutiva. Si tratta di controversie che pendono dinanzi al Tribunale di Sondrio.

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