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Domenica, 28 Aprile 2024

Incendio al capannone di Castione: arrestati i responsabili

Si tratta di tre italiani residenti a Milano. Decisive le indagini, anche attraverso video, dei carabinieri della Compagnia di Sondrio, affiancati da quelli della Compagnia di Milano Porta Monforte

Sono stati individuati e arrestati i responsabili dell'incendio che sabato 16 settembre ha devastato il capannone della ditta Work Safety Spa: si tratta di tre italiani, residenti e domiciliati a Milano, anche se ancora non è chiaro (e sono in corso ulteriori approfondimenti) sul movente del loro atto criminoso.

Nella mattinata odierna, infatti, i carabinieri della Compagnia di Sondrio, coadiuvati da quelli della Compagnia di Milano Porta Monforte, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Sondrio, su richiesta della Procura della Repubblica di Sondrio, nei confronti di tre italiani residenti a Milano, ritenuti responsabili in concorso tra loro dell’incendio verificatosi sabato 16 settembre nel capannone della ditta Work Safety spa, di Castione Andevenno.

Le indagini, immediate e serrate, sono iniziate sin dalla fase di spegnimento delle fiamme da parte dei vigili del fuoco, durata diverse ore, con l’acquisizione delle dichiarazioni di testimoni presenti che da subito hanno fatto propendere per l’origine dolosa del fatto, essendo stato visto in particolare un furgone bianco con due persone a bordo allontanarsi a forte velocità dal parcheggio esterno della ditta, poco prima che le fiamme iniziassero a divampare, segnalando inoltre di avere udito un forte scoppio provenire dall’interno del capannone andato distrutto.

Le prime indagini effettuate subito dopo l'incendio

La successiva visione dei filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona ha permesso di risalire al furgone, un Fiat Fiorino noleggiato da una società di Milano, a cui gli occupanti hanno sostituito le targhe appena giunti in Valtellina con altre appositamente tolte dalla macchina di un complice, anch’egli oggi sottoposto a misura cautelare. I due si sono poi diretti verso la ditta Work Safety di Castione Andevenno e lì hanno innescato dopo pochi minuti l’incendio per poi allontanarsi a forte velocità abbandonando le targhe posticce in un terreno incolto a Berbenno di Valtellina.

Le stesse sono state rinvenute dai carabinieri e poste sotto sequestro, anche se il proprietario ne aveva nel frattempo denunciato il furto. I carabinieri, attraverso la meticolosa visione delle immagini, hanno comparato il volto degli occupanti del Fiat Fiorino con le fotografie dei cartellini fotosegnaletici presenti nella banca dati delle forze di polizia, riuscendo a risalire alle generalità degli stessi, D.M. e P.T., entrambi di 51 anni e residenti a Milano, già denunciati in passato per vari reati e dipendenti della società che aveva preso a noleggio il furgone, che comunque è risultata estranea al fatto.

Individuati i tre responsabili

La misura cautelare ha interessato anche il proprietario dell’autovettura, C.M., di 40 anni, domiciliato a Milano, a cui sono state tolte le targhe utilizzate per mascherare il furgone a noleggio, in quanto sono stati acquisiti nei suoi confronti chiari elementi indicatori della sua complicità con gli autori materiali dell’incendio. Sono in corso gli approfondimenti per individuare il movente del fatto criminoso. Gli arrestati, fermati nelle rispettive abitazioni, sono stati condotti nel carcere di San Vittore e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria. 

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