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Attualità Montagna in Valtellina

Scontro sul Trippi, Rigamonti bresaole rinuncia al nuovo stabilimento

La decisione dopo il botta e risposta tra sindaci. L'ad Palladini: "Prendiamo atto con dispiacere che non ci sono le condizioni". Il nuovo stabilimento doveva sorgere nei pressi del nuovo cavalcavia della tangenziale di Sondrio

Il Gruppo Rigamonti ha deciso di rinunciare alla costruzione del suo nuovo insediamento produttivo previsto in località Trippi, nel territorio comunale di Montagna in Valtellina. Il nuovo bresaolificio, più grande del già esistente in via Stelvio, lungo la SS 38, sarebbe dovuto sorgere nei pressi del cavalcavia che verrà realizzato per prolungare la tangenziale di Sondrio ad est del capoluogo. Proprio per questo nei giorni scorsi, con il riaccendersi del dibattito sull'opportunità della realizzazione dell'opera olimpica, pensata per superare l'annoso problema dell'attraversamento ferroviario, si era tornati a parlare della costruzione del nuovo polo Rigamonti.

nuovo stabilimento rigamonti
L'area su cui doveva sorgere il nuovo polo di Rigamonti 

Era stato il sindaco sondriese, Marco Scaramellini, a farne menzione per primo, preoccupato per "l'importante consumo di suolo", per le "altezze considerevoli" della struttura per "il grande carico di traffico pesante si riverserebbe sulle strade urbane del Comune di Sondrio, e in particolare su via Europa. Di tutta risposta il primo cittadino di Montagna in Valtellina, Barbara Baldini, proprio sul nuovo stabilimento Rigamonti, aveva così replicato: "Debbo precisare che il parere negativo del Comune di Montagna non è legato in alcun modo alle eventuali scelte insediative del polo produttivo di Rigamonti bresaole, poiché l’iter di approvazione di tale insediamento risulta sospeso e, l’area oggetto dell’intervento, come si evince esaminando le tavole, diventerà area di cantiere. Ad ogni buon conto, il nuovo insediamento produttivo prevederebbe solo l’accesso dall’area artigianale di Montagna senza alcun aggravio di traffico sulla Statale".

Tangenziale di Sondrio, il rendering del nuovo cavalcavia del Trippi - 2-2
L'area interessata con il nuovo cavalcavia del Trippi

Uno scontro aperto che deve avere dato non poco fastidio al bresaolificio fondato nel 1913 da Francesco Rigamonti ed oggi di proprietà della brasiliana JBS, tanto che lunedì 5 febbraio 2024, subito dopo lo scambio di accuse tra sindaci, è stata depositata la rinuncia formale al procedimento per la realizzazione del nuovo insediamento produttivo, di cui era in corso da quattro anni l’iter autorizzativo. "Prendiamo atto con dispiacere che non ci sono le condizioni per la costruzione di un nuovo polo produttivo – dichiara l’amministratore delegato di Rigamonti, Claudio Palladi - . Il dilatarsi dei tempi e l’incertezza ad oggi rispetto all’attuazione dell’opera ci costringono a rinunciare. Ciò non cambia i progetti dell’azienda, impegnata a valutare altre opzioni per completare il proprio percorso di crescita".

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