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Scuola Bormio

Sport e inclusione, i bambini di Bormio riflettono grazie alle Olimpiadi

L’assessore Emilia Pedranzini: "Progetto che rispecchia la nostra mission di diffondere i valori olimpici e paralimpici. Proposta educativa che affianca la scuola nel difficile compito di formare ragazzi attenti a inclusione e rispetto"

Iniziativa di sport paralimpico e di sensibilizzazione alle disabilità dall’11 marzo al 11 aprile 2024 all’Istituto Comprensivo Martino Anzi di Bormio, con il progetto “Olimpiadi 2026 uno sguardo verso il futuro-sport-educazione-inclusione", grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale e al finanziamento di Fondazione Bormio. Il progetto  è rivolto a tutte le classi della Scuola Secondaria di Primo Grado di Bormio con una pluralità di iniziative, che coinvolgono alunni, docenti e genitori.

Sono previste lezioni in classe dove lo sport viene utilizzato  per “pensare e riflettere insieme” sui valori della legalità, inclusione, collaborazione, rispetto reciproco e valore del gruppo, utilizzando una metodologia attiva, coinvolgente e stimolante (giochi, narrazione di storie,  visione di video, attivazioni e simulazioni dove la classe diventerà il campo da gioco dove fare gli “allenaMENTI”). 

È prevista la conduzione dell’educatore Antonio Supino, con il coinvolgimento del testimonial Luca Maraffio. Poi, a lezione di sport con i genitori: un incontro per riflettere insieme alle figure adulte sui valori dello sport per la crescita dei loro figli. Infine, tutti a lezione di giochi paralimpici: l’incontro di sabato 6 aprile, nella palestra della Scuola, che coinvolge genitori e studenti, prevede la sperimentazione di giochi paralimpici come guida in attività come l’andare in bicicletta bendati, giocare a sitting volley, giocare senza l’utilizzo di una parte del corpo, interagire in modo diverso con gli altri fidandosi di loro.  Infine, la verifica finale in classe per riflettere insieme ai ragazzi .

“La scuola ha sposato i valori che il Progetto incarna, con lo sport a fare da straordinario collante sui temi dell’inclusione sociale e della costruzione di comunità inclusive, promuovendo i valori etici e culturali volti al rispetto di ogni individuo e di ogni capacità”. La spiegazione del dirigente scolastico Elena Panizza che proposto l’iniziativa “che rappresenta una straordinaria opportunità per conoscere il valore e le capacità degli atleti speciali e la forza dello sport come strumento di aggregazione e coesione sociale, nella consapevolezza che la disabilità sia davvero un’occasione di crescita per tutti”. 

“Abbiamo inserito questo bellissimo progetto all’interno dei progetti sostenuti da Good Bormio perché rispecchia la nostra mission di diffondere i valori olimpici e paralimpici – le parole dell’Assessore Emilia Pedranzini – Una proposta educativa che affianca la scuola nel difficile compito di formare ragazzi attenti a tematiche come l’inclusione e il rispetto dell’altro. Passaggio fondamentale per costruire la società di domani. Un punto di forza di questo progetto è il coinvolgimento non solo dei ragazzi ma anche dei genitori creando degli spunti di confronto intergenerazionale in un momento delicato come la preadolescenza.”

Nei vari incontri verrà utilizzata una metodologia attiva, coinvolgente e stimolante come giochi, narrazione di storie, visione di video, attivazioni e simulazioni nelle quali la classe diventerà il campo da gioco dove fare gli “allenaMENTI”

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