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Polemica sulla Tari a Sondrio, i gruppi di maggioranza rispondono a Angelinis e Cotelli: «Si informino meglio»

L'annuncio: «A breve l'Amministrazione formalizzerà a Secam la richiesta di revisione del contratto con l'obiettivo di trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti e che porti alla riduzione del costo a carico della collettività» hanno aggiunto gli amministratori»

«L'Amministrazione ha le idee ben chiare sul modello di raccolta rifiuti che vuole perseguire: i consiglieri di minoranza Angelinis e Cotelli sono gli unici a non averlo capito. Non c'è nulla da riprogettare, bisogna semplicemente adeguare il nostro sistema di raccolta alle leggi vigenti e agli standard della maggior parte dei comuni della Lombardia, agendo sulla raccolta porta a porta, introducendo la raccolta della frazione organica e passando alla tariffa puntuale, cioè facendo pagare i cittadini per quanti rifiuti realmente producono». 

È con queste parole che i gruppi di maggioranza del consiglio comunale di Sondrio hanno voluto rispondere alle accuse rivolte nei giorni scorsi da Stefano Angelinis (Lista Giugni sindaco) e Marina Cotelli (Sondrio 2020) a proposito della Tari, tassa sulla raccolta dei rifiuti cittadini (leggi qui). «L'Amministrazione si è dimostrata fino ad oggi incapace di riprogettare un nuovo modello di raccolta rifiuti. Non è accettabile che tutto si riduca a una inopportuna polemica con SECAM di cui il Comune è azionista di maggioranza» avevano dichiarato in sintesi i due capigruppo di minoranza. Parole dure che non sono passate inosservate. 

«Stupisce che chi ha amministrato la città fino a ieri, ed è il vero responsabile della situazione attuale, si accorga soltanto ora, con colpevole e sospetto ritardo, che il sistema di raccolta è inadeguato. Noi l'avevamo detto in campagna elettorale e stiamo lavorando per ridefinirlo. Forse i consiglieri di minoranza impegnati con i bicchieri di plastica nelle sagre o con i pannolini lavabili non si sono accorti che ogni anno gettiamo migliaia di tonnellate di frazione organica nella spazzatura invece di destinarle all'impianto di compostaggio per essere recuperate» hanno dichiarato Sergio Rota (Sondrio Viva), Daniela Parolo (Lega con Salvini), Giuliano Motta (Sondrio Liberale), Giuseppe Tarabini (Popolari Retici) e Filippo Rebai (Forza Italia).

Scelte politiche

«La volontà dell'Amministrazione è di operare le scelte migliori per la città e i cittadini, sia sul fronte dei costi che della sostenibilità ambientale. L'attuale contratto di gestione, vecchio di vent'anni, evidenzia una serie di problematiche che intendiamo risolvere. Stupisce che in tanti anni di amministrazione chi ci ha preceduto e che si professa paladino dell'ambiente non abbia pensato a una revisione. La situazione attuale è figlia del loro immobilismo e noi stiamo cercando di porvi rimedio: un passaggio né semplice né breve» hanno continuato i capigruppo a sostegno del sindaco Scaramellini.

«In quanto socio di Secam al 23% come Comune vogliamo che la società operi con criteri di economicità e di sostenibilità, in quanto cliente riteniamo giustificato chiedere servizi migliori a prezzi più vantaggiosi per i cittadini. Ci sorprende in questo senso il mancato sostegno dei consiglieri di minoranza che, invece, sembrano preoccuparsi più di Secam che dei cittadini di Sondrio. Il comportamento della maggioranza è motivato dalla responsabilità che abbiamo nei confronti dei cittadini: a breve l'Amministrazione formalizzerà a Secam la richiesta di revisione del contratto con l'obiettivo di trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti e che porti alla riduzione del costo a carico della collettività» hanno aggiunto gli amministratori.

«Per questa Amministrazione prima di tutto vengono i cittadini e la tutela dei loro interessi, ai consiglieri di minoranza Angelinis e Cotelli consigliamo di informarsi prima di criticare chi sta facendo quello che non è stato fatto negli anni precedenti» hanno concluso.

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