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Lunedì, 29 Aprile 2024
Lo scontro

Sondrio, le scuole continueranno a pagare l'auditorium Torelli

Quanto contenuto nella delibera di giunta del 24 agosto 2022 verrà confermato nel nuovo regolamento che è in fase di stesura

Per l'utilizzo dell'auditorium Torelli al di fuori dall'orario delle lezioni, anche le scuole dovranno continuare a pagare. Lo ha ribadito l'assessore alla cultura e istruzione del Comune di Sondrio Marcella Fratta nella seduta del consiglio comunale di venerdì rispondendo all'interrogazione presentata dai consiglieri del Pd e, in particolare, da Michele Bernardi.

Una questione, questa, sulla quale l'amministrazione comunale era già stata sollecitata a luglio con un'altra interrogazione nella quale si sottolineava il palese contrasto tra il vecchio regolamento, datato 1991, in cui si prevede la gratuità di utilizzo dell'auditorium per le scuole, e la delibera dell'agosto 2022 che invece, introduce il pagamento anche da parte degli istituti scolastici visto l'aumento dei costi di gestione dell'impianto.

"E' stato deliberato il 22 agosto 2022, per i maggiori costi di gestione e funzionamento dell'impianto - ha ribadito l'assessore Fratta venerdì - di modificare le tariffe: proprio per coprire i costi non possiamo più permetterci di offrire la gratuità, se non in orario scolastico. Gli istituti possono comunque attingere alle risorse che ogni anno vengono loro messe a disposizione grazie al Piano di dirittto allo studio e comunque stiamo parlando di una spesa esigua. Se quest'ultima, poi, anche se non penso, causasse difficoltà, le scuole potranno presentare progetti e motivazioni e vedremo se e come aiutarle".

"Vorrei sottolineare - ha concluso l'assessore Fratta - che solo per i costi di apertura dell'auditorium si spendno 10.230 euro all'anno. Ci deve essere la compartecipazione dei cittadini. Il regolamento, che risale al 1991, deve essere cambiato: allora non erano previste le spese per la sicurezza che ora invece vanno sostenute. Abbiamo già tenuto una riunione, apportando le necessarie cancellazioni e integrazioni al vecchio regolamento e ora aspetto la versione definitiva da portare in commissione".

La risposta, per quanto articolata, non ha convinto il proponente dell'interrogazione, il consigliere del Pd Michele Bernardi: "Dividerò la mia risposta in due parti: Sono affranto come cittadino perché vedo un'ostinazione da parte dell'amministrazione nel chiedere soldi alle scuole pubbliche per un servizio che è sempre stato erogato a titolo gratuito. Si era usato come paravento l'aumento dei costi energetici del 2022 che sono ampiamente rientrati. Tra qualche punto di variazione di bilancio ci sono 39 mila euro di maggiori entrate per l'organizzazione di eventi da parte di un privato: pressapoco il costo di cento eventi scolastici all'auditorium Torelli. E passa così, quasi in sordina, nel fiume di soldi che questa amministrazione spende in spettacolari eventi di piazza, come se nulla fosse - ha evidenziato l'esponente del Pd -. Quando ho chiesto in Commissione per quale evento fossero quei soldi mi si è risposto genericamente, d'altronde cosa sono 39 mila euro per gli eventi? Invece alle scuole si chiede un obolo che pur portando cifre irrisorie al Comune, le stesse faticano a pagare perché i soldi già citati del piano diritto allo studio (6000€/anno) sono a fatica sufficienti a coprire le spese di gestione ordinaria: della carta per le fotocopie, della carta igienica (sì, andate a vedere: le scuole con i soldi del diritto allo studio comprano pure quella perché non hanno altri fondi!). Ho usato dei toni estremamente concilianti in questa interrogazione perché mi era sembrato di intendere che si volesse ripristinare la gratuità prevista dal regolamento: ho parlato di "una svista" eppure non ho scalfito l'ostinazione della giunta nel far pagare una tariffa intera, la stessa che si chiederebbe ad un privato. E' inaccettabile, è forse il comune un moderno sceriffo di Nottingham che chiede poche centinaia di euro ai poveri e vive nel lusso degli eventi di piazza?!".

"In risposta alla mia prima interrogazione sull'argomento l'assessore Fratta disse che: queste tariffe si erano rese necessarie per via degli aumenti dei costi energetici del 2022; si sarebbe riunita in tempi brevissimi la commissione 4 per modificare il regolamento sull'uso dell'auditorium Torelli; che era una mancanza vostra - ha proseguito Bernardi -. Sono passati più di 4 mesi, il regolamento è ancora intonso e così la vostra delibera che, in palese contrasto con il regolamento sia sulla gratuità alle scuole che per la mancanza dell'approvazione prevista in Commissione 4.Questo mi delude profondamente come consigliere. Lo so che la giunta ha molto da fare, ma una questione del genere deve essere una priorità, non è possibile che giaccia ignorata da luglio. Non si può gestire un Comune pensando che la giunta sia sopra ai regolamenti che sono approvati dal consiglio comunale. Un regolamento approvato in consiglio, per quanto obsoleto rappresenta un indirizzo superiore alle scelte della giunta e va rispettato. Trovo umiliante rispetto alla funzione del consiglio comunale che davanti al vulnus dimostrato a luglio non si sia ancora provveduto al già richiamato rispetto del Regolamento, ma trovo ancora più umiliante dover sentire oggi che, de facto, non si intende provvedere ad una correzione quando si fa notare per la seconda volta il conflitto. Mi chiedo quindi, colleghi consiglieri, cosa siamo qui a fare se è permesso che la giunta deliberi in palese contrasto con quanto è stato sancito in Consiglio?! Trovo accettabile che vi sia stata "una svista" in una delibera, in realtà trovo già ben poco accettabile che dopo oltre 4 mesi la svista non sia stata corretta. Ma ciò su cui non si può assolutamente passare è che la giunta perduri deliberatamente nel sostenere una superiorità de facto rispetto ai regolamenti emanati da questo consiglio. Non è accettabile che dopo aver fatto notare queste "sviste" si prosegua con noncuranza nella stessa direzione".

"Il mio primo pensiero va agli istituti comprensivi della città con i quali avevo preso un impegno di portare avanti una richiesta di buon senso e per i quali, nonostante tutto l'impegno profuso, non ho potuto portare il risultato sperato: la giunta non indietreggia e chiede un compenso che è sproporzionato rispetto ai budget delle scuole pubbliche e lo fa nello stridente contrasto che in un solo giorno di eventi in piazza è in grado di spendere ben più di quello che sarebbero i costi per poter concedere la gratuità a 100 eventi delle scuole all'auditorium Torelli. Politicamente posso solo prendere atto di questa mancanza di sensibilità, di assenza delle proporzioni e di affetto verso i cittadini a favore degli eventi che non possono essere lo scopo primario del Comune - ha poi concluso Bernardi con altre riflessioni dopo la fine della seduta del consiglio comunale -. In secondo luogo venerdì ho visto l'umiliazione del consiglio comunale e della funzione dei consiglieri comunali passata in un silenzio imbarazzante dopo un intervento di fuoco, senza che nessuno abbia nemmeno provato a replicare. Ho chiesto al Presidente del Consiglio di tutelare la dignità del Consiglio Comunale e la mia richiesta è stata semplicemente ignorata. Non avrei mai voluto fare un intervento come quello di ieri, non avrei mai voluto usare le parole "scontro istituzionale", ma ogni mediazione che abbia tentato per arrivare ad una soluzione è stata vana. Ora resta una delibera di giunta, palesemente illegittima, ma che gli uffici applicano in quanto la giunta non l'ha abrogata, valuterò l'opportunità di chiedere giustizia agli organi preposti impugnando la delibera, ma i tempi saranno per forza dilatati e l'auditorium Torelli rimarrà off-limits per le scuole per ancora troppo tempo".

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