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Nuovo progetto

Sondrio, ex area Carini: una svolta, finalmente, all'orizzonte

Nell'ultima seduta del consiglio comunale l'assessore all'urbanistica Carlo Mazza ha annunciato che i proprietari dell'area stessa hanno presentato un nuovo progetto

Immobilismo e degrado, ma, forse, ora la svolta è vicina: nel rispondere a un'interrogazione presentata da Luca Zambon, consigliere della lista Sondrio civica, nel corso della seduta del consiglio comunale di venerdì a palazzo Pretorio, l'assessore all'urbanistica Carlo Mazza ha evidenziato come i proprietari dell'ex area Carini abbiano presentato un nuovo progetto che, si spera, possa portare alla sistemazione definitiva dell'area che "accoglie" un supermercato, un cinema e si trova a brevissima distanza da una scuola.

Nei giorni scorsi, peraltro, sono stati notati nell'area alcuni mezzi di cantiere, ma l'avvio dei lavori non è imminente o, comunque, non è stato ancora annunciato dall'impresa: "Un mese fa - ha sottolineato l'assessore Mazza - è arrivata una nuova proposta progettuale e speriamo che venga messa in atto. I lavori non sono iniziati, i mezzi presenti servono per la manutenzione del cantiere, ma siamo senza dubbio di fronte a un primo passo".

La cronistoria

La novità arriva dopo anni in cui tutto è stato fermo nell'ex area Carini nonostante numerose sollecitazioni da parte dell'amministrazione comunale e le segnalazioni e le lamentele dei residenti della zona sul degrado e i pericoli per la sicurezza causati dal cantiere.

"Gli interventi previsti nel programma sono stati realizzati tutti tra il 2006 e il 2010, - ha spiegato l'assessore Carlo Mazza - poi è stato presentato un permesso di costruire nel 2011 per un edificio mai realizzato che è il cantiere sull’angolo di cui si parla. Sono stati fatti dei sostegni sulla via e poi nulla. Dal 2010 ad oggi la situazione di attuazione del programma non è cambiata se non per alcuni passaggi a carico del Comune: nel 2019 c’è stato il collaudo per i parcheggi e nel 2021 per la galleria, per la piazza ad uso pubblico, il parco e le fontane. Collaudo che peraltro ha messo in evidenza delle incongruenze: il Comune ha ricevuto meno superfici di parcheggio di quelle convenzionate".

Per ciò che concerne, invece, i contatti e i solleciti del Comune con l'impresa un primon incontro è avvenuto il 19 ottobre 2018, seguito da un sollecito due mesi dopo. Sollecito a cui non è seguito un riscontro da parte dell'impresa ed ecco dunque che il Comune è "tornato alla carica" a febbraio 2019. Tre mesi dopo arriva la prima comunicazione, dopo lungo tempo, da parte dell'impresa che dice che coprirà parzialmente il buco del cantiere e realizzerà un contromuro sulla berlinese e comincerà i lavori entro l’anno.

I lavori però non iniziano e solo a febbraio 2020 il Comune riceve dall'impresa i documenti relativi alla sigilaltura a difesa della berlinese, per la formazione del terrapieno e della sistemazione del marciapiede. Ai progetti, però, non seguono atti concreti e così il Comune si trova costretto a inviare altri solleciti tra la primavera del 2020 e quella dell'anno successivo, fino alla minaccia di mettere in mora l'impresa. A luglio 2021, dunque, l'impresa stessa torna a "farsi viva" evidenziando la sua intenzione di compiere le opere necessarie senza però indicare modalità e tempistiche dei lavori.

Questo fino a maggio, quando il Comune ha ricevuto il già citato nuovo progetto: che sia, finalmente, la svolta decisiva per completare i lavori e mettere definitivamente in sicurezza l'area?

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