Chiusura dei cancelli al campus scolastico: "Soluzione efficace, ma va approvata dall'ente competente"
L'assessore all'istruzione Marcella Fratta: "La decisione spetta alla Provincia dopo un'interlocuzione con i dirigenti scolastici e ci sono delle perplessità legate alla sicurezza e all'attuazione dei piani d'emergenza"
Tornare ai chiudere due cancelli del campus scolastico di Sondrio, come auspicato in un'interpellanza dai consiglieri del Pd e come accadeva prima dell'epidemia da covid-19, sarebbe una scelta sensata e che avrebbe degli effetti positivi anche sul traffico e sull'attraversamento pedonale degli studenti, ma non spetta direttamente al Comune di Sondrio prendere una decisione in tal senso.
Così l'assessore alla cultura e all'istruzione Marcella Fratta nel corso della seduta del consiglio comunale di venerdì a Palazzo Pretorio: "In effetti si tratta di una problematica significativa - ha esordito Fratta - che coinvolge polizia locale, Provincia e dirigenti scolastici. E' però proprio alla Provincia che spetta la gestione dell'area del campus scolastico. Tornare a chiudere i cancelli, come si faceva in passato, avrebbe la sua efficacia, ma la decisione deve essere presa dalla Provincia dopo un'interlocuzione con i dirigenti scolastici. E, in tal senso, so che ci sono alcune perplessità relative alla sicurezza e poi a un'efficace attuazione dei piani d'emergenza che verrebbero ostacolati dalla chiusura dei cancelli".
"Per quanto riguarda, invece, l'accesso al campus di auto non autorizzate - ha proseguito Fratta -, il rilascio di un pass di circolazione e i controlli della polizia locale potrebbero avvenire solo dopo la stipula di un'apposita convenzione in materia e anche in questo caso toccherebbe alla Provincia".
"Infine, per l'attraversamento degli studenti - ha concluso l'assessore alla cultura e all'istruzione del capoluogo - al momento non è possibile garantire i controlli per l'indisponibilità d'organico della polizia locale che viene "dirottato" sulle scuole primarie dove la loro presenza è maggiormente necessaria. Bisognerebbe organizzare incontri e una campagna di sensibilizzazione affinché gli studenti usino il sottopasso, anche se è difficile convincerli, vista la fretta che hanno, specie all'uscita da scuola, di prendere il loro mezzo di trasporto e tornare a casa".
