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Profilo Facebook falso, il caso Piasini approda in Comune (a porte chiuse)

L'attacco delle Minoranze: "I comportamenti riferiti a Piasini ledono l’onorabilità e l’integrità dell’Istituzione Comune di Sondrio. Cosa ne pensa il sindaco?". Il dibattito in "modalità segreta"

Il caso Piasini approda nel Consiglio comunale di Sondrio. A portarlo, con un'interrogazione scritta rivolta al sindaco Scaramellini, sono i gruppi di minoranza, capitanati da Simone Del Curto (Futuro Insieme). Se ne parlerà, seppur a porte chiuse, senza cioè dare la possibilità a cittadini e giornalisti di assistere al dibattito (limitatamente a questo argomento), nella prossima adunata cittadina, in programma venerdì 14 luglio. A motivare la discussione segreta, come spiegato ai capogruppo dal presidente del Consiglio Francesco Romualdi, l'articolo 54 del regolamento comunale: "L'adunanza del Consiglio si tiene in forma segreta quando vengono trattati argomenti che comportano apprezzamento delle capacità morali, correttezza e comportamenti di persone".

Il fatto è noto. Lo scorso settembre aveva fatto molto discutere la vicenda del falso profilo Facebook di Giuseppe Lombardo (poi cancellato) dal quale puntualmente, partivano accuse e insulti nei confronti di esponenti politici della Lega, in primis Ugo Parolo, di altri partiti e anche verso i componenti del Movimento Rinascita Morelli autonomo tra cui Giuliano Pradella ed Ezio Trabucchi. Oggi, superate tutte le tornate elettorali, lontano da possibili accuse di carattere politico, la questione è tornata alla ribalta con lo scambio di accuse tra lo stesso Trabucchi e Maurizio Piasini, ex presidente del Consiglio comunale sondriese e attuale assessore ai Servizi sociali e Frazioni (oltre che personaggio di spicco della Lega in Valtellina e Valchiavenna), tacciato di essersi celato dietro il profilo farlocco.

Prima il tentativo di trovare un accordo scritto, al fine di chiudere la questione, poi la "rottura", per quella che Trabucchi ha definito "una goffa e patetica difesa". "Sono del tutto estraneo alla vicenda e sono deciso ad andare sino in fondo per appurare la realtà dei fatti, che sono ben diversi dalle opinioni e dalle considerazioni estemporanee di chi ha colto questa occasione per ottenere qualche like in più", si era difeso Piasini dal canto suo.

Anche la Minoranza di palazzo Pretorio vuole fare chiarezza. "Nella bozza redatta dal suo legale (l'avvocato Michele Diasio, anch'egli assessore sondriese, ndr) da condividere con la controparte, ove formalizzare le scuse nei confronti dei soggetti denigrati, Piasini contesta di essere 'direttamente e unicamente' responsabile di quanto pubblicato sul profilo social di Giuseppe Lombardo. Tale posizione appare equivoca e discordante rispetto alla telefonata avvenuta tra Piasini e Trabucchi e resa pubblica dal referente del movimento. Ciò apre a un nuovo scenario relativo al possibile coinvolgimento di altri soggetti", scrivono nell'interrogazione i rappresentanti di Futuro Insieme, Partito Democratico, Sondrio Democratica e Sinistra per Sondrio.

"Maurizio Piasini, nel momento in cui era attiva la pagina Facebook di Giuseppe Lombardo ricopriva la carica di presidente del Consiglio comunale di Sondrio. Senza dimenticare che, come da Statuto, il consigliere comunale impronta i suoi comportamenti a principi di imparzialità, lealtà, correttezza, trasparenza. Inoltre, Piasini tuttora riveste l’incarico fiduciario assegnatogli dal sindaco come assessore. È doveroso tutelare e preservare il Comune di Sondrio e ogni carica amministrativa che ad esso fa riferimento e i comportamenti riferiti ledono l’onorabilità e l’integrità dell’Istituzione Comune. Qual è l'opinione del sindaco Scaramellini in merito alla vicenda? Ritiene i comportamenti dell’assessore Piasini coerenti ed adeguati a svolgere il mandato a cui lo ha destinato?", si domandano i firmatari.

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