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Tutto da rifare

Auditorium Torelli pagato dalla scuola, il Comune fa mea culpa

L'assessore alla cultura e all'istruzione Marcella Fratta: "Una mancanza da parte dei nostri uffici. Presto in commissione discuteremo un nuovo regolamento"

C'è stata una mancanza degli uffici comunali dietro il pagamento effettuato dalla scuola media Torelli per utilizzare l'auditorium dello stesso istituto scolastico per uno spettacolo di fine anno: ad ammetterlo, dopo l'interrogazione presentata da Michele Bernardi e Roberta Songini (Pd), l'assessore alla cultura e all'istruzione Marcella Fratta, nel corso dell'ultima seduta del consiglio comunale.

"Si tratta di una mancanza degli uffici comunali - ha sottolineato Fratta -: abbiamo trascurato il regolamento e anche di aggiornarlo, mentre, di contro, siamo stati costretti ad aumentare le tariffe visto la crescita dei costi energetici. In ogni caso presto nella commissione IV faremo in modo di discutere un nuovo regolamento, con quello attuale che risale al 1991".

"Le scuole - ha comunque precisato sempre l'assessore alla cultura e all'istruzione - sono sostenute con un contributo di 27,5 euro per ogni alunno e dunque poi è comunque facile per le scuole stesse trovare quei 322 euro per gli spettacoli che sono comunque sporadici".

La risposta dell'assessore non ha soddisfatto assolutamente Michele Bernardi: "Si tratta comunque di un pagamento inopportuno. Non si può nè trascurare il regolamento nè approvare e applicare tariffe che sono in stridente contrasto con lo stesso. Senza contare che proprio quest'anno è stato fatto pagare anche per alcuni collegi docenti, mentre l'asilo dell'istituto Paesi Orobici ha dovuto annullare due eventi proprio per questo motivo".

"Chiedo - ha concluso Bernardi - che alle scuole vengano restituiti i contributi già versati sulla base di una delibera illegittima, ma soprattutto che in futuro ogni correzione vada nel verso dell'impianto originale del regolamento, ovvero la totale e piena gratuità per qualsiasi evento, non a pagamento, organizzato dalle scuole pubbliche".

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