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Economia

Bollette pagate alle famiglie dall'idroelettrico: ecco il secondo bando

La Provincia mette a disposizioni 2,5 milioni di euro dopo i trasferimenti regionali. Menegola: "Contributo frutto di una battaglia del territorio. Ulteriore opportunità che deriva dalle nostre acque"

Prosegue il sostegno della Provincia di Sondrio alle famiglie meno abbienti con la concessione di un contributo per l'"alleggerimento" delle bollette elettriche. È il secondo anno che palazzo Muzio, grazie ai trasferimenti di Regione Lombardia, decide di investire i proventi delle concessioni idroelettriche per aiutare le famiglie di Valtellina e Valchiavenna. "Questo contributo a fondo perduto deriva da un trasferimento di fondi sulla monetizzazione dell'energia elettrica, frutto di una battaglia del nostro territorio. È un'ulteriore opportunità che deriva dalle nostre acque. Qualche volta l'utilizzo delle nostre acque viene travisato un po', viene visto come uno sfruttamento. Invece, come avviene con i fondi dall'Aqst, sono una grande opportunità di rilancio, di costruzione del nostro territorio, anche di welfare territoriale, per riuscire a dare le risposte necessarie", ha commentato il presidente della Provincia di Sondrio, Davide Menegola.

Complessivamente con il secondo bando sono stati stanziati due milioni e mezzo di euro per le famiglie valtellinesi e valchiavennasche. Il contributo massimo previsto è di 500 euro, riferito all'energia consumata nel 2022. Nel primo bando a giovare delle sovvenzioni erano state oltre 1500 famiglie, 400 delle quali nella sola città di Sondrio. Secondo le previsioni le domande saranno oggi di più. Per aderire occorre essere cittadini italiani o dell’Unione Europea, ovvero cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale, e risiedere in Valtellina e Valchiavenna, nell’alloggio al quale si riferisce l’utenza di energia elettrica. Possono sottoscrive la domanda famiglie con ISEE ordinario o corrente in corso di validità riferito al nucleo familiare inferiore o uguale a 20mila euro. Nel caso di famiglie con tre o più figli l'ISEE deve essere inferiore o uguale a 40mila euro. Nei prossimi giorni il nuovo bando sarà pubblicato sul sito della Provincia di Sondrio.

Soldi dalle centrali idroelettriche 

"Questo contributo è reale grazie ad una legge che abbiamo fortemente voluto nel 2018, insieme all'amico Giancarlo Giorgetti, quando lui era sottosegretario alla presidenza del consiglio. Una legge che, tra le altre cose, prevedeva la possibilità per le Regioni di una cessione di 220 kilowattora per ogni kW di Potenza installata nominale alla Regione piuttosto che alla Provincia di Sondrio. Esattamente come accade nelle spesso citate province autonome di Trento e Bolzano", ha sottolineato Massimo Sertori, assessore regionale a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica. È grazie  ad una legge regionale del 2019 se i trasferimenti sono possibili. "In pratica una parte di quello che viene prodotto dalle centrali idroelettriche deve essere ceduto. Quest'anno alla Provincia di Sondrio è stato assegnato l'equivalente di 15 milioni di euro di energia gratuita monetizzata", ha aggiunto il leghista.

Inizialmente a beneficiare del contributo erano state RSA, scuole e centri sportivi del territorio. Successivamente era toccato a Comuni e Comunità Montane, sia per quanto riguarda gli edifici pubblici sia per l'illuminazione cittadina, e ai nuclei familiari. Ora il passo successivo sarà quello di sovvenzionare un efficientamento energetico. "Stiamo lavorando a stretto contatto con gli uffici dell'assessore Sertori in Regione visto che la legge concede l'opportunità di impiegare queste risorse per innescare anche un meccanismo virtuoso, che permetta di ridurre la spesa, attraverso la riqualificazione energetica e investimenti per la produzione dell'energia. Ne stiamo verificando la fattibilità, sarebbe un'ulteriore opportunità", ha concluso Menegola.

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