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Dura replica

I manifesti anti-gender a Sondrio: "E' la Cgil ad aggredire la diversità"

Dopo il comunicato dell'organizzazione sindacale e di varie associazioni non si è fatta attendere la replica dei gruppi di maggioranza del consiglio comunale del capoluogo direttamente chiamati in causa dal citato comunicato

Continua la bagarre relativa ai manifesti anti-gender apparsi negli ultimi giorni in città e affisi da Provita & famiglia. Se, nella giornata di ieri, erano state la Cgil di Sondrio e alcune associazioni del territorio a chiedere, con un duro comunicato stampa, all'amministrazione comunale, l'immediata rimozione dei manifesti stessi, non solo perchè ritenuti lesivi e discriminatori verso, ma anche perchè non conformi alla normativa vigente proprio in merito alle affissioni pubbliche, oggi non è tardata ad arrivare la replica proprio da parte dei gruppi di maggioranza a palazzo Pretorio.

Con un altro comunicato, altrettanto duro nei toni, i rappresentanti di Sondrio Viva, Popolari Retici, Lega, Fratelli d'Italia e Sondrio Liberale hanno rimandato al mittente le accuse e sono passati al contrattacco: non sarebbero i manifesti ad essere discriminatori, ma la presa di posizione della Cgil che "aggredisce la diversità".

Ecco, comunque, il testo completo del comunicato stampa diramato nella giornata odierna:

"La CGIL, Confederazione Generale Italiana del Lavoro, è nata a  Roma nel 1944 come sindacato rappresentante gli interessi di tutti i lavoratori, senza distinzione di fede pubblica o religiosa. Lo Statuto della CGIL, o meglio l’ultimo statuto della CGIL, è stato approvato il 18.3.2023 e nell’art. 1, denominato Definizione, indica tutti i principi e valori informanti la confederazione, tra cui: “essa comporta la piena eguaglianza di diritti e di doveri nel pieno rispetto dell’appartenenza a gruppi etnici, nazionalità, lingua, orientamento sessuale, identità di genere, culture e formazioni politiche, diversità professionali, sociali e di interessi, dell’essere credente o non credente” - esordiscono i rappresentanti della maggioranza -. In quasi 80 anni di storia il tema dell’uguaglianza senza distinzione è rimasto centrale ma visto che ormai di lavoratori da tutelare ce ne sono sempre meno, la confederazione, per avere visibilità mediatica, viola i propri principi fondanti e assale chi non la pensa come essa".

"Il comunicato stampa della CGIL Sondrio diffuso in questi giorni lungi dal voler tutelare la diversità, aggredisce la diversità, aggredisce chi si discosta dal pensiero unico della sinistra. Aggredisce manifesti “targati” Provita & famiglia ed afferma assiomaticamente che essi siano lesivi della dignità e della libertà di espressione di genere mentre è proprio detto comunicato che lede detta libertà di espressione, di chi, e sono la maggioranza degli italiani, la pensa diversamente dalla CGIL Sondrio e da coloro che a piè pagina affermano aderire al comunicato - passano al contrattacco i rappresentanti della maggioranza -. Pur non comprendendo, limite certo nostro, come l’argomento trattato nel comunicato incida sui diritti dei lavoratori che la confederazione in parte rappresenta, noi non condanniamo o denunciamo la diversità di idee od opinioni dei firmatari ed aderenti al comunicato, non ne chiediamo la censura, nemmeno pretendiamo qualcosa come invece si legge nel comunicato, noi invochiamo, ed il verbo e la sua etimologia sono voluti, il rispetto dei principi scritti nello statuto della CGIL nel corso del suo XIX Congresso".

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