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Problemi da risolvere

Sondrio, il carcere è sovraffollato e manca ancora il garante dei detenuti

A sottolineare queste criticità Giuliano Ghilotti, esponente del Partito Radicale

Varie criticità, che necessitano di una soluzione a breve termine: sono quelle con cui fa i conti il carcere di Sondrio e che sono state sottolineate dall'esponente del Partito Radicale Giuliano Ghilotti.

Il garante

"I detenuti del carcere di Sondrio sono di nuovo sprovvisti della possibilità di avvalersi dell’assistenza del Garante - ha evidenziato Ghilotti -. La precedente Garante, la dottoressa Orit Liss, risulta essersi dimessa diversi mesi fa anche in relazione alle dichiarate limitazioni imposte dalla precedente Direzione del Carcere alle modalità di svolgimento delle proprie funzioni (particolarmente il diritto di visita senza autorizzazione). Cosa aspetta il presidente del Consiglio Comunale di Sondrio a presentare e pubblicizzare la possibilità di presentare candidature per l’elezione a Garante ai sensi dell’art. 4 del relativo Regolamento Comunale?".

Sovraffollamento

"Dalla scheda informativa ministeriale, aggiornata a gennaio 2024, il carcere risulta essere in condizioni di poco migliori rispetto alla situazione di due anni fa - ha proseguito Ghilotti -: il sovraffollamento, tuttora pesante, è comunque sceso dal 142 al 130%. Permane una grave carenza di organico mancando 1 agente, 10 amministrativi e soprattutto l’educatore".

"Per far fronte ai problemi della comunità carceraria si auspica l’attivazione del “Consiglio di Aiuto Sociale”, una sorta di “tavolo di concertazione” tra Magistratura, Direttore del Carcere, enti ed associazioni locali, con compiti di assistenza penitenziaria e post-penitenziaria con finalità di aiuto nelle relazioni famigliari e di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, nonché attività di soccorso e assistenza alle vittime del reato - ha concluso Ghilotti -. I “Consigli di Aiuto Sociale”, previsti dalla Riforma penitenziaria del 1975, sono purtroppo praticamente inesistenti; si ha notizia dell’esistenza di due soli “Consigli” (in una circoscrizione in Sicilia ed in una in Piemonte)".

Nota positiva

La nota positiva è rappresentata dal fatto che, finalmente, da qualche mese, il carcere di Sondrio è tornato a disporre di un direttore: una novità che ha determinato, nei giorni scorsi, la cessazione dello stato di agitazione sindacale da parte del personale della stessa casa circondariale.

"Dopo anni di vacanza nella relativa titolarità, da novembre 2023 la casa circondariale di Sondrio ha visto conferire l’incarico di Direttore alla dottoressa Vittoria Maugeri - ha sottolineato Sergio Pascale della Cisl di Sondrio -. Il carcere di Sondrio si trovava da tempo in stato di agitazione sindacale e nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali all’unanimità hanno revocato lo stato di agitazione, prelevando le relative bandiere poste all’esterno in segno di protesta, e dimostrando in tal modo il plauso al neo direttore del carcere, la dottoressa Maugeri, per i risultati raggiunti in pochi mesi, anche in termini di temporaneo rimpinguamento del personale in servizio presso il penitenziario".

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