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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Alla Re Stelvio Mapei trionfa la voglia di ripartire

Tornata dopo un anno di stop, la manifestazione ha visto risultati di ottimo livello sia nella prova di ciclismo sia nella specialità podistica della mezza maratona.

La Re Stelvio Mapei, andata in scena ieri, domenica 11 luglio, ha onorato nel miglior modo possibile patron Giorgio Squinzi e la moglie Adriana Spazzoli. L’edizione 2021, con numeri dimezzati e restrizioni varie, non è stata per questo meno sentita e meno vissuta dai suoi partecipanti, che sono giunti ai 2758 metri del Passo dello Stelvio, sudando, cantando, imprecando e sorridendo.

La prova maschile

Per molti chilometri si è pensato che quella della ripartenza potesse essere anche l'edizione del record alla Re Stelvio Mapei, con la prova maschile di ciclismo conclusa sotto l'ora: tuttavia, la speranza non è diventata realtà, soprattutto a causa di un fastidioso vento contrario che sin dai primi chilometri nel vallone del Braulio, in località Tre Baracche, per molti tratti ha costretto ciclisti e podisti a un lavoro di spinta extra.

La vittoria nella prova agonistica è andata comunque al milanese Luca Vergallito (OM.CC.), già fresco mattatore della GF Fausto Coppi, che ha coperto i 21 km fino al passo Stelvio in 1:04:21, tallonato dal beniamino di casa Andrea Prandi (US Bormiese) autore di un recupero nella seconda parte della gara che però non gli ha permesso di raggiungere l’avversario (circa 1:20 il suo distacco alla II cantoniera, che sul traguardo si è ridotto a 0:53”) chiudendo a 1:05:15. In terza posizione Riccardo Romani (Alta Valtellina Bike Marathon), al quale non è bastato un ottimo 1:05:25 per cogliere il quinto successo consecutivo nella classicissima salita che da 36 anni l’US Bormiese propone agli appassionati di ciclismo (il podismo è sopraggiunto dopo qualche anno).

Il vincitore

Luca Vergallito, scalatore esperto delle nostre montagne (la nonna è di Sondalo), ha così centrato subito la vittoria nella sua prima Re Stelvio Mapei: “Sì, non avevo mai partecipato, anche se lo Stelvio lo conosco molto bene avendolo scalato diverse volte quando vengo in Valtellina. E nonostante sia una salita relativamente graduale e “corta”, 21 km rispetto alle Gran Fondo, non c’è da stare tranquilli quando lo si affronta perché si è sempre a rischio di cali improvvisi. Certamente sono molto contento della mia prova, tanto più che il livello della gara è davvero molto alto. Adesso mi godo un po’ di vacanze e poi vedremo… potrei fare un pensiero sulla Santini di settembre!”.

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La gara femminile

Stesso copione per la corsa in rosa, con la forte skialper di Albosaggia Giulia Murada (US Bormiese) che con il tempo di 1:19:53 ha inflitto oltre 5 minuti alla seconda classificata Giorgia Bandini (Bombardier Squadra Corse ASD a 1:24:05) e oltre 8’ alla terza, Alessia Ravasi (Vanotti Cycle Team a 1:27:29).

Anche nei gruppi di “amatori” ovvero il cicloraduno i risultati sono stati performanti, con i primi arrivati in poco più di un’oretta, mentre i concorrenti della “podistica per tutti” hanno coperto i 48 tornanti in un tempo compreso tra le 2-5 ore.

Una classifica a parte per la categoria delle e-bike, che di anno in anno crescono di numero e di apprezzamento: 120 quest’anno gli sportivi che hanno pedalato con l’assistita.

I campioni provinciali

Per l’occasione sono state assegnate anche le maglie dei campioni provinciali di ciclismo, alla presenza dell'ex presidente provinciale e ora consigliere FCI Michele Imparato. Assegnati i titoli a Andrea Prandi, Riccardo Romani, Candido Toniatti, Leone Foppoli, Denis Pedranzini, Christian De Lorenzi, Marco Rainolter, Silvano Cappelletti, Mario Trotti e in campo femminile a Francesca Cola, Cecilia Confortola e Alessandra Nazzari.

Premi speciali, infine, per il più giovane concorrente (Daniele Riva, classe 2011) e per il meno giovane (Antonio Ronchetti, classe 1939).

La mezza maratona

Nella mezza maratona numeri di alto livello: il valdostano Xavier Chevrier (Atletica Valli Bergamasche) ha stabilito il nuovo primato con 1:28:47 facendo il vuoto fra gli inseguitori; secondo classificato Giuseppe Molteni (Atletica Desio) a 1:36:37 e terzo uno straordinario Massimiliano Zanaboni (Atletica Valli Bergamasche), il sondalino che con le sue 49 primavere fa ancora mangiare la polvere a tanti giovanotti. Di un anno più “giovane”, la comasca Ivana Iozzia (Corradini Rubiera) che non solo ha conquistato la vittoria con 1:50:51, ma ha chiuso 10^ assoluta nella podistica FIDAL. Seguono Stefania Pulici (BRONTOLO BIKE) a 2:01:29 e Bianca Morvillo a 2:05:14.

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