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Il Sondrio Calcio 1932 riparte con un nuovo presidente: ecco Michele Rigamonti

Finita l'era Mostacchi. I biancazzurri giocheranno in Promozione. La formazione e la crescita dei giovani al centro della presentazione alla Castellina: «Il modello è don Bosco, cercheremo di far crescere i nostri ragazzi prima di tutto come bravi cittadini, poi come bravi atleti. Il sogno è chiamare la squadra "Sondrio Calcio Valtellina"»

L'imprenditore sondriese Michele Rigamonti è il nuovo proprietario e presidente del Sondrio Calcio 1932. Con la firma, avvenuta nella mattinata di venerdì 7 maggio, dopo 28 anni finisce così l'era Mostacchi. «È da un anno che stiamo lavorando a questo giorno. Ora parte un’avventura: affascinante, ricca di insidie, ma non si poteva lasciare un capoluogo di una provincia che tra cinque anni ospiterà le Olimpiadi senza una squadra di calcio che ne onori la storia e contribuisca alla crescita umana, sociale, oltreché sportiva dei suoi giovani» ha dichiarato lo stesso Rigamonti nel suo discorso introduttivo, caratterizzato dai ringraziamenti verso l’amministrazione comunale per l'aiuto ricevuto nel corso del non facile cammino burocratico.

Il nuovo Sondrio Calcio, che ripartirà dal campionato di Promozione, sarà in stile "salesiano" e baserà la attività sulle sinergie e sulle collaborazioni: «Proveniendo dal mondo salesiano per me il modello è don Bosco, maestro della gioventù, esempio di crescita per milioni di giovani. Il nostro obbiettivo sarà quindi quello di far crescere i nostri ragazzi prima di tutto come bravi cittadini, poi come bravi atleti: prima l'educazione morale poi quella sportiva» ha spiegato il neo presidente, emozionato a tal punto da aver passato la notte insonne ed esser uscito a correre verso le tre. 

Nuovo corso per il Sondrio Calcio 1932

L'idea di Rigamonti e dei suoi collaboratori è di fare squadra con le altre società calcistiche del territorio, affinché un’intesa importante possa essere raggiunta, per una fattiva collaborazione, senza travalicare le ambizioni e la storia di nessuno, tantomeno dei giovani giocatori impegnati nelle varie squadre. «Il mio sogno sarebbe avere il "Sondrio Calcio Valtellina" in rappresentanza di tutto il territorio provinciale, un polo in cui si lavora per il bene dei ragazzi».

Nei prossimi giorni Rigamonti ed i suoi collaboratori sveleranno l'organigramma societario oltre che, ovviamente, la rosa dei giocatori (certamente valtellinesi e valchiavennaschi) che faranno parte della prima squadra. «Finora ho cercato di essere un po’ abbottonato, di non fare proclami, visto che nulla era deciso. Io prometto che mi impegnerò, sperando che i risultati possano arrivare. Di certo il gruppo è unito e sento un grande entusiasmo intorno a questo club».

L’assessore allo sport del Comune di Sondrio, Michele Diasio, ha ribadito la vicinanza dell’amministrazione al progetto di Rigamonti e si è detto pronto a sostenere l’indirizzo che la nuova società: «Come amministrazione comunale abbiamo  supportato, nel rispetto dei ruoli, la transizione di proprietà. Avevamo a cuore che ci fosse continuità, sia per la gestione dell’impianto sportivo sia per il fatto che potesse rifiorire il calcio in città, con un progetto forte e serio che abbia una visione di almeno 4/5 anni. Ci auguriamo che la prima squadra possa fare da triano all'intero movimento calcistico provinciale e che possa diventare un riferimento per la crescita dei nostri giovani». Anche dall’assessore al bilancio, Ivan Munarini, sono arrivate parole di supporto per i vertici del club e l’incoraggiamento a continuare sulla strada intrapresa.

Entusiasti delle novità i tifosi del "Grup Sasela" del Sondrio Calcio. «Noi ci siamo, ci siamo sempre stati cercando di mantenere viva la città e sostenere società durante questi mesi di incertezza. Quello del presidente Rigamonti è un progetto da valorizzare. Importante per noi l'idea del polo provinciale capace di valorizzare le società del territorio, un po' come fatto dal Castel di Sangro qualche anno fa, capace di raggiungere la Serie B. La collaborazione è fondamentale tra le società, speriamo che capiscano il progetto e abbiano volontà di partire» ha commentato il tifoso Carlo De Luis.

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