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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Si scrive Minirugby ma si legge Sport e Comunità

Alla scoperta dello sport e del territorio grazie alla Giornata del Minirugby Lombardo organizzata dal Sondrio Rugby. Il programma

Il rugby e lo sport sono strumenti di crescita. Lo sa bene il Sondrio Rugby organizzatore, il primo fine settimana di giugno, della Giornata del Minirugby Lombardo 2023. Due giorni di sport e condivisione alla scoperta della palla ovale, e non solo, organizzati su mandato della Federazione Italiana Rugby (FIR). Una vera e propria festa della comunità per mettersi alla prova, alla scoperta di diverse discipline sportive, grazie al coinvolgimento di numerose società valtellinesi, con l'intento di far dimenticare le difficoltà della pandemia, ancora oggi presenti nella nostra società. 

A confermarlo è Alfio Sciaresa, presidente del Sondrio Rugby. "Dopo il periodo del covid la situazione è cambiata molto. Ho notato un calo di attenzione per lo sport da parte dei ragazzi. Oggi sono abituati a vivere diversamente, a vivere rinchiusi e a giocare su telefonini e computer. C'è una difficoltà alla socialità che è molto pericolosa. Per questo è importante praticare tantissimo sport, qualsiasi sport, per cercare di sviluppare le proprie doti individuali, ma sviluppare anche la socialità e la capacità di lavorare con gli altri. Sono contentissimo di organizzare questo evento, anche perché è una possibilità di crescita per la nostra società. Ciò ci obbliga a migliorare la nostra prestazione, ad avere relazioni migliori con gli altri e a strutturarci meglio".

"La pandemia ha costretto i club della valle a guardarsi intorno e a collaborare. Prima del covid Sondrio era la provincia, dopo Brescia, con la più alta densità di tesserati. Ora purtroppo non è più così. Proprio per queste difficoltà, appena la proposta di organizzare in Valtellina la Giornata del Minirugby Lombardo è arrivata sul tavolo del consiglio regionale, abbiamo pensato nell'opportunità di dare una mano", ha aggiunto Enzo Dornetti, Consigliere del Comitato FIR lombardo e delegato per le province di Sondrio, Lecco, Como e Varese.

Un villaggio per tutti

Alle porte della città di Sondrio, sarà allestito un vero e proprio villaggio sportivo che comprenderà, oltre al campo da rugby “Cerri-Mari”, anche gli altri due campi del complesso sportivo della Castellina. Come spiegato da Fabrizio Puccio del Sondrio Rugby, dal resto della Lombardia sono attesi circa 400 atleti di età compresa tra i 5 e i 13 anni. Altrettanti giovani sondriesi e valtellinesi tesserati saranno coinvolti. L'invito è però aperto a tutte le famiglie desiderose di far sperimentare ai loro figli il volley, il judo, il karate, il calcio, il basket, il tennis, l'atletica, il tiro con l’arco, l'arrampicata, la danza, il rafting e il pattinaggio. Oltre ovviamente al rugby.

Concluse le sfide sportive, come da manuale rugbistico, non mancherà il classico terzo tempo con cibo, birra e buona musica. A intrattenere il pubblico venerdì 2 giugno toccherà all'eclettico Lupomanopola e ai Rokita, band tributo della musica rock italiana. La serata seguente, come illustrato da Grazia Maria Pola, sarà il turno del celebre Kenny “Rhino” Earl, ex batterista dei Manowar (gruppo heavy metal statunitense), accompagnato dai Sons of Odin (cover band italiana dei Manowar), autore di una canzone proprio dedicata al capoluogo valtellinese. L'intrattenimento durante tutta la manifestazione sarà affidato a Radio TSN. Nel villaggio saranno inoltre presenti alcuni punti ristoro,oltre che alcune aree dedicate alle associazioni di volontariato, dedite sopratutto ai più piccoli e all'ambiente. Per le famiglie provenienti da fuori provincia sarà possibile prenotare anche attività “extra” per scoprire il territorio. L’ingresso è libero e gratuito per tutti gli eventi. Il programma completo è consultabile a questo link.

Il valore del multisport

Parallelamente agli stand, saranno offerti spunti di allenamento e di gestione della multi sportività ai tecnici ed ai dirigenti presenti, elementi fondamentali per la progettazione del lavoro da proporre in futuro. La FIR, tramite il Comitato Lombardo, invierà in supporto educatori. Particolare attenzione sarà data alla multidisciplinarità. "La possibilità da piccoli di fare multisport è molto importante e permette di metterci al passo come con le nazioni più evolute", ha sottolineato Sciaresa.

“Noi da anni, su tutta la nostra didattica, la formazione degli allenatori e su tutta l'attività dei bambini, stimoliamo la multisportività. Crediamo sia un'esperienza formativa per i ragazzi, sia dal punto di vista motorio, sia dal punto di vista della loro crescita. Basandoci sugli studi dello studioso canadese Jean Cotè abbiamo appreso come il monosport porti ad un abbandono precoce dello sport stesso. La sfida è soprattutto con gli adolescenti. È importante la collaborazione con le altre federazioni in questo evento, sicuramente tutti i partecipanti si porteranno a casa un bel ricordo. Magari qualcuno cambierà sport, ma non è un problema. Per noi il fatto che un ragazzo smette di giocare a rugby, ma inizia a fare pallavolo, basket per noi comunque è un successo perché rimane all'interno del mondo sportivo. Poi magari tra qualche anno tornerà a fare rugby. La nostra mission è di sfruttare i valori educativi del rugby per far sì che i bambini e i ragazzi siamo in futuro cittadini migliori", ha rimarcato Matteo Mizzon, responsabile sviluppo del comitato regionale lombardo di rugby.

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