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Gli auguri di Molinari a studenti ed insegnanti per «la (auspicata) Resurrezione della Scuola»

In occasione della Pasqua il provveditore delle provincia di Sondrio ha voluto raggiungere «tutti coloro che provano Amore per la Scuola» per un augurio di speranza. Le parole sulla ripartenza delle lezioni

Come è sua abitudine il dirigente scolastico provinciale di Sondrio, Fabio Molinari, ha voluto raggiungere il mondo della scuola per un augurio sentito in occasione della Pasqua. Con una lettera accorata, di vicinanza e realismo, Molinari ha voluto rincuorare le persone in difficoltà lanciando un messaggio di speranza e fiducia dopo un anno di fatiche. Ecco di seguito le parole del dirigente scolastico. 

Carissimi,

lo scorso anno, di questi tempi, rivolgevo a tutti voi un messaggio augurale esortandovi alla speranza.

Quest’anno le preoccupazioni, i dubbi, i pensieri sul futuro della scuola non mi hanno abbandonato ma, in qualche modo, mi sembra di poter cominciare ad intravedere quello spiraglio di luce che a suo tempo invocavo con grande tristezza.

L’inizio della campagna vaccinale, l’arrivo di nuove cure, la stretta sinergia con Ats, Asst e con tutte le Istituzioni locali ci induce a sperare con maggiore positività ad un’alba ormai prossima. Riusciamo ad intravedere dietro le nubi una luce che si affaccia piano piano ma riconoscibile, luminosa, splendente: è la luce di una Resurrezione che arriverà ad investire anche il mondo della scuola e riporterà, progressivamente, i nostri ragazzi nelle loro aule.

Probabilmente ci muoveremo con grande prudenza, partendo dalla scuola dell’infanzia ed arrivando alle medie. Poi coinvolgeremo anche le superiori, magari sempre con una percentuale parziale di studenti in presenza. Questi piccoli passi ci aiuteranno a riacquistare sicurezza e serenità, con la convinzione che la strada percorsa è maggiore di quella che ancora dobbiamo percorrere.

Avverto il peso di tante situazioni umane, personali e famigliari che interessano la collettività scolastica: sono convinto che molti si sentano davvero inchiodati ad una Croce di dolore, difficoltà, preoccupazioni. E ciò non vale solo per la scuola ma per tutti coloro che devono poter garantire la dignitosa sopravvivenza per loro stessi e per le loro famiglie. A tutti penso ed a tutti vorrei poter essere utile in qualche modo.

Questa esperienza alla guida del nostro sistema scolastico mi ha mostrato quanto amore c’è nella scuola e per la scuola. Un amore infinito ed immenso, che non si può raccontare ma solo percepire. E io lo percepisco con chiarezza, anche quando questo amore diventa preoccupazione, disagio, protesta pacifica. L’Amore è un sentimento che si esprime in tantissime forme e può assumeremodalità a volte incomprensibili di primo acchito, ma ciò è insito nella sua natura. Come ci racconta Platone, l’Amore è desiderio, figlio di Mancanza e di Espediente, e per questo si manifesta in maniera così poliedrica. Io quindi so che tutti voi siete innamorati della scuola e tutto ciò che dite o fate è in nome di questo Amore.

Carissimi amici, cerchiamo di guardare il più possibile verso quella tenue luce che si nasconde dietro le nubi senza voltarci indietro, senza arrancare, senza disperare. Anche Dante, di cui quest’anno ricorrono i 700 anni dalla morte, ci ha raccontato, nella sua Commedia, un percorso simile a quello che stiamo vivendo noi: dalle tenebre alla luce, dal dolore alla salvezza.

Questa Pasqua sia davvero Resurrezione per la nostra scuola e per tutti coloro che provano Amore per essa, con tutti i suoi limiti e le sue imperfezioni.

Un abbraccio di vero cuore
Fabio Molinari

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