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Perquisizione guardia di finanza, Molinari rompe il silenzio

Le parole del dirigente scolastico provinciale sulle indagini in corso: "La visita della guardia di finanza è stata inaspettata e traumatica ma l’indagine della procura è un atto dovuto in conseguenza di un esposto. Sto ricevendo una solidarietà indescrivibile"

Era il 15 giugno scorso quando la guardia di finanza faceva irruzione presso la sede dell'ufficio scolastico provinciale per una perquisizione. Due giornate alla ricerca di documenti e materiale che potessero confermare gli acquisti "fuori contesto" ed i favoritismi nell'assegnazione di vari incarichi denunciati da un esposto presentato in procura. Oggi, dopo quasi tre settimane di silenzio, il dirigente scolastico della provincia di Sondrio, Fabio Molinari, ha voluto dire la sua.

"Non è semplice trovare le parole giuste ma ho voluto provarci comunque, per non interrompere il dialogo che l’Ufficio Scolastico ha sempre avuto con il territorio e con i mezzi di comunicazione che, mi rendo conto, sono alla ricerca di risposte. Ad oggi le risposte fatico ad averle e a darmele pure io; la visita della Guardia di Finanza, infatti, è stata inaspettata e, in un primo momento, traumatica. Per questo mi sono visto costretto ad assentarmi per alcuni giorni nei quali ho cercato di analizzare la vicenda e ho compreso come, tutto sommato, l’indagine della Procura sia un atto dovuto in conseguenza di un esposto. Tuttavia esso non è affatto piacevole per chi, come me, è sempre stato estraneo a simili vicende", ha dichiarato Molinari in una nota stampa.

Pare sereno il "provveditore", forte dei numerosi attestati di vicinanza ricevuti negli ultimi giorni. "Ho fiducia nella giustizia e, come ho fatto da subito, sono a disposizione per collaborare e fare chiarezza. Sto ricevendo una solidarietà indescrivibile, di cui sono grato a ciascuno. Continuerò il mio lavoro con la stessa passione e dedizione di sempre". 

L'inchiesta

Dopo le perquisizione delle Fiamme gialle era stato il procuratore Piero Basilone a spiegare le motivazioni. "Il procedimento trae spunto da un esposto presentato alla Procura di Sondrio per fatti risalenti al 2021 e riguardanti asserite irregolarità nelle nomine di docenti. Siamo in una fase di verifica dell'eventuale sussistenza di ipotesi di reato di induzione indebita nei confronti di personale dirigenziale amministrativo di istituti scolastici facenti capo al dirigente, di peculato per alcune irregolarità di spesa consistenti nella non corretta indicazione, come spese di rappresentanza, di acquisti connotati da altre finalità e dell'utilizzo, infine, di fondi destinati all'attività didattica per la realizzazione di progetti".

In realtà, gli esposti relativi ai presunti illeciti e irregolarità di Fabio Molinari sono due. Un secondo documento è stato presentato alla procura della Repubblica di Cremona relativamente a delle irregolarità compiute dal dirigente scolastico durante la sua reggenza.  


 

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