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Apertura delle scuole superiori ancora posticipata

Studenti in classe il 7 gennaio ma non nelle scuole secondarie di secondo grado. La conferma del dirigente scolastico provinciale Molinari

Tutto da rifare. Un'altra volta. Slitta di nuovo la riaperture delle scuole superiori, ancora bloccate dall'emergenza coronavirus. L'ultimo consiglio dei ministri, andato in scena lunedì sera, ha infatti deciso di posticipare la data per l'apertura dal 7 gennaio - giorno inizialmente scelto per il rientro tra i banchi - all'11. 

Immediata è arrivata la reazione di "Priorità alla scuola", il comitato che riunisce professori e studenti che da mesi - con flash mob e iniziative di piazza - chiedono di poter tornare a svolgere le lezioni in presenza. "È passato quasi un anno e la scuola italiana è ancora al palo. Il Governo tentenna e non è ancora in grado di garantire la riapertura delle scuole superiori sul territorio nazionale perché purtroppo preferisce dare la priorità ad altre attività, commerciali, sportive e ludiche", si legge in un loro comunicato. 

"Da quasi un anno gli istituti scolastici superiori sono chiusi perché il benessere dei ragazzi non è considerato una priorità per il governo, nemmeno per quello che riguarda il diritto all'istruzione, come previsto dalla Costituzione. Per questo motivo - hanno annunciato - il movimento costituito da insegnanti, studenti, genitori e personale scolastico, che in questi mesi si è sempre più esteso per chiedere l'apertura delle scuole e la sospensione della didattica a distanza, tornerà a protestare davanti alle scuole superiori".

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