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Salute

Tumore alla prostata, un nuovo macchinario per la diagnostica a Sondrio

La risonanza magnetica multiparametrica è fondamentale anche per programmare la terapia e per individuare recidive

Un altro esame diagnostico per il quale, fino a pochi mesi fa, gli utenti di Valtellina e Valchiavenna dovevano spostarsi fuori provincia, si effettua ora presso il reparto di Radiologia dell'Ospedale di Sondrio. La risonanza magnetica multiparametrica viene consigliata per eseguire una mappatura della prostata e una biopsia mirata sulla zona sospetta, valutando una serie di parametri quali morfologia, densità cellulare e metabolismo.

L'esame risulta particolarmente efficace nell'individuazione di tumori alla prostata, per programmare la terapia più appropriata ed evitare una diagnostica invasiva qual è la biopsia, se non necessaria. "Un'offerta che si amplia ulteriormente per la Radiologia dell'Ospedale di Sondrio che, grazie alla dotazione di apparecchiature, che vengono costantemente aggiornate e implementate, e alla presenza di medici e tecnici specializzati, è in grado di fornire tutte le risposte in materia di efficacia diagnostica" commentano da Asst Valtellina e Alto Lario.

Dettagli

La risonanza magnetica multiparametrica viene prescritta dallo specialista urologo in determinate condizioni, quali il riscontro di elevati valori di PSA, acronimo di antigene prostatico specifico, un marcatore prodotto dalla ghiandola prostatica, in particolare quando se ne osserva un persistente incremento nel tempo, e o in presenza di una dubbia lesione prostatica all'esame clinico effettuato dallo specialista urologo. È indicata anche nei casi di incremento del PSA in pazienti operati di prostatectomia radicale per escludere fenomeni di recidive locali.

La metodica permette di identificare eventuali aree sospette nella ghiandola prostatica e quindi di effettuare biopsie più mirate mediante la tecnica Fusion. Il referto stilato dal medico radiologo, corredato da relativo cd contenente le immagini prodotte, consente all'urologo di integrare le immagini ecografiche con quelle della risonanza magnetica per individuare più facilmente e con maggiore precisione il target della lesione da sottoporre a biopsia.  L'esame, che viene effettuato dal personale sanitario della Radiologia dell'Ospedale di Sondrio, ha una durata di circa 40 minuti ed è integrato dalla somministrazione di mezzo di contrasto specifico per via endovenosa, previa blanda pulizia intestinale. 

"Si tratta di un'apparecchiatura molto performante - spiega il dottor Franco Clarizia, medico radiologo -, in grado di fornire immagini in maniera efficace a supporto della diagnostica". La risonanza magnetica multiparametrica non deve essere interpretata come un esame di screening, ma come esame di stratificazione del rischio per capire se una lesione prostatica, una volta identificata, necessita unicamente di osservazione nel tempo oppure di un approfondimento diagnostico con esame bioptico, quindi viene prescritta dall'urologo in casi selezionati. L'appropriatezza delle richieste è a vantaggio di chi necessita di questa metodica diagnostica che viene normalmente impiegata anche per lo studio di altri distretti corporei, nelle diverse branche specialistiche della medicina, al fine di soddisfare le esigenze di tutta la popolazione.

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