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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'invito

Epatite C, in Valtellina dal 2015 curati e guariti più di 500 pazienti

L'importanza degli screening gratuiti anche in provincia di Sondrio

Un'infezione che non dà sintomi ma è la principale causa di cirrosi e cancro al fegato, di cui è affetta l'1-1,5% della popolazione, circa 150 mila persone in Lombardia, uno su cinque non viene diagnosticati. È l'epatite C cronica da HCV: oggi, grazie a farmaci somministrati per via orale per qualche mese, si sconfigge nel 99% dei casi. Per effettuare una diagnosi precoce e intervenire tempestivamente è fondamentale che i cittadini si sottopongano a un semplice esame del sangue per la ricerca degli anticorpi anti-HCV. Un'opportunità che viene offerta gratuitamente ai cittadini nati tra il 1969 e il 1989 dall'Asst Valtellina e Alto Lario nell'ambito della campagna di screening promossa dal Regione Lombardia Ministero della Salute.

Sin dal 2015, l'Ospedale di Sondrio, con il suo Ambulatorio epatologico, è uno dei centri che prescrivono ed erogano i nuovi farmaci per curare l'epatite C: da allora sono stati presi in cura e guariti oltre 500 pazienti. "Le terapie sono semplici e i farmaci somministrati per bocca - spiega la dottoressa Valentina Bellia, responsabile dell'Epatologia -: in pochi mesi si guarisce dall'infezione e si evita il rischio di sviluppare gravi patologie. L'obiettivo della nostra attività, e nella fattispecie di questa campagna, è quello di eradicare l'epatite C dalla Valtellina entro il 2030, il termine indicato dall'Organizzazione mondiale della sanità: in questi anni abbiamo ottenuto importanti risultati ma ora è necessario uno sforzo ancora maggiore".

L'invito è rivolto ai cittadini nati tra il 1969 e il 1989 che non hanno mai assunto farmaci orali di ultima generazione per il trattamento dell'epatite, quelli disponibili dal 2015: a coloro i quali accedono ai punti prelievo e ai ricoverati nelle strutture ospedaliere viene proposto lo screening. Il test prevede un prelievo di sangue standard per la ricerca degli anticorpi anti-HCV, effettuato contestualmente agli esami di routine, e il risultato verrà consegnato insieme agli esiti. Qualora il test risultasse positivo, l'utente verrà contattato per completare gli aggiornamenti diagnostici e per procedere con la cura dell'infezione.

L'Asst ha già avviato lo screening sui pazienti ricoverati nel febbraio scorso, mentre l'attività rivolta agli utenti in regime ambulatoriale partirà il 30 maggio e proseguirà per tutto l'anno.

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