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Sanità, "Diritto alla salute - Il cambiamento che vogliamo": le proposte dei sindacati

Martedì 30 novembre un presidio di Cgil, Cisl e Uil "davanti ai presidi Asst Valtellina e Alto Lario di Sondalo, Sondrio, Morbegno, Chiavenna e davanti alla sede di Ats Montagna a Sondrio con un volantinaggio, per spiegare alla cittadinanza le nostre proposte e azioni concrete per una sanità provinciale pubblica e di qualità"

I sindacati della provincia di Sondrio vogliono alcune proposte per risolvere i problemi che caratterizzano la sanità locale. Idee concrete proposte alla cittadinanza e alle istituzioni al motto "Diritto alla salute - Il cambiamento che vogliamo". "Martedì 30 novembre, al mattino, saremo davanti ai presidi Asst Valtellina e Alto Lario di Sondalo, Sondrio, Morbegno, Chiavenna e davanti alla sede di Ats Montagna a Sondrio con un volantinaggio, per spiegare alla cittadinanza le nostre proposte e azioni concrete per una sanità provinciale pubblica e di qualità" fanno sapere i rappresentanti valtellinesi di Cgil, Cisl e Uil.

"La pandemia ha messo in evidenza tutte le debolezze del sistema sanitario e sociosanitario regionale e, evidentemente, provinciale, con gravi ricadute sui cittadini, a partire dalle fasce più deboli e vulnerabili, su lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati. Abbiamo formulato una serie di proposte che, a livello regionale, sono sul tavolo di Regione Lombardia, alla luce della imminente legge di riforma sanitaria regionale e che, in provincia di Sondrio, trovano una loro traduzione in una serie di proposte che riteniamo fondamentali e non più rinviabili" continuano i sindacalisti.

La gestione delle risorse è al centro delle critiche. "Come Organizzazioni sindacali denunciamo da tempo la povertà  e il continuo depauperamento della nostra rete ospedaliera, da un lato, e la mancanza dei giusti investimenti sul territorio. È pertanto necessario e non più rinviabile un ripensamento profondo del nostro servizio sanitario e sociosanitario, in grado di rispondere alle necessità nate prima, durante e dopo la pandemia. Troppe sono le carenze, troppi i disservizi, sempre maggiore l’impoverimento del perimetro pubblico anche in provincia di Sondrio, sia in ambito ospedaliero, sia in ambito diagnostico".

Per garantire la salute quale fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, come recita l’Art. 32 della Costituzione, le sigle sindacali credono sia necessario, sul territorio di Valtellina e Valchiavenna, un cambio di rotta, rispetto ad alcune azioni urgenti;

  • Arrestare il processo di esternalizzazioni e di impoverimento della rete ospedaliera provinciale;
  • Ribadire la centralità del territorio e della domiciliarità, a partire dal reperimento di medici di medicina generale e infermieri di famiglia;
  • Investire sulla telemedicina e sulla presa in carico dei pazienti cronici;
  • All’interno delle Rsa, è fondamentale prendersi cura di chi vive all’interno di queste realtà e di chi ci lavora;
  • Forti investimenti per la formazione e incentivi sul territorio per il personale sanitario e sociosanitario;
  • Scelte concrete e di prospettiva non più rinviabili, per la valorizzazione di tutti i presidi ospedalieri di Asst Valtellina e Alto Lario;
  • Realizzare case della comunità diffuse sul territorio per avvicinare le prestazioni ai cittadini.

"Questi sono i motivi che ci porteranno a spiegare alla cittadinanza le nostre proposte, unitamente a quelle che sono sul tavolo di regione Lombardia, nei presidi di martedì mattina, dall’Alta valle fino a Chiavenna, per rivendicare una sanità pubblica, provinciale, di qualità" concludono i sindacati.

Il volantinaggio avverrà secondo i seguenti orari: 

SONDALO – c/o Ospedale Morelli: 8.30 – 10
SONDRIO – c/o Ospedale: 11- 12
SONDRIO – c/o Ats: 12 – 12.30
MORBEGNO – c/o Ospedale: 8.30 – 10
CHIAVENNA – c/o Ospedale: 11 – 12

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