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Questione spinosa

Bar Desa, nessuna azione da parte del Comune

Le misure relative alla pubblica sicurezza non sono, infatti, di sua competenza, mentre da un punto di vista amministrativo finora tutto è in regola

Dopo la chiusura temporanea del Bar Desa, disposta dal questore Angelo Giuseppe Re per evitare il ripetersi di situazioni di pericolosità sociale che sono state rilevate proprio relativamente a questo pubblico esercizio, la questione è approdata anche in consiglio comunale, con un'interrogazione del rappresentante di Fratelli d'Italia Simone Del Marco, visto che proprio il Comune di Sondrio è proprietario dello stabile in cui è ospitato il bar e dunque, proprio secondo Del Marco dovrebbe a sua volta intervenire per risolvere la situazione.

"Il provvedimento è stato preso dall'autorità preposta alla sicurezza e all'ordine pubblico a cui, per l'appunto spettano eventuali contestazioni in tal senso - ha evidenziato l'assessore allo sport, al turismo e alle politiche per lo sviluppo territoriale Michele Diasio - e questo tranquillizza perchè significa che sono a conoscenza della situazione relativa al Bar Desa".

"Diverso - ha invece proseguito Diasio - il rapporto tra gestore e Comune: dal 2012 è in essere un contratto di locazione, regolato dal codice civile e, da questo punto di vista il canone è stato sempre pagato e anche attraverso verifiche del personale dell'amministrazione comunale non sono risultate norme violate. Solo in tal caso potremmo attuare azioni a livello contrattuale".

Più coraggio

Una risposta che non ha soddisfatto Simone Del Marco: "E' un problema che conosciamo tutti e mi aspettavo una risposta più incisiva, maggior coraggio su questi temi che riguardano la pubblica sicurezza da parte di una giunta di centrodestra - ha spiegato il consigliere di Fratelli d'Italia -. A quel che mi risulta, il sindaco è il primo riferimento per quanto riguarda la sicurezza urbana e può adottare ordinanze, ad esempio per una limitazione d'orario. Ci sono stati numerosi interventi al Bar Desa, il provvedimento del questore è un atto grave e, sinceramente, non ricordo un locale di nostra proprietà, del Comune e di tutti i cittadini, con tali problematiche".

"Sarebbe - ha concluso Del Marco - auspicabile almeno una riduzione dell'orario di apertura e in tal senso mi rifarei all'articolo 1 del contratto che fa riferimento proprio alla pubblica sicurezza. Si tratta di un problema che va affrontato e risolto".

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