Idee cardine

Decarbonizzazione, inclusione, parsimonia, bellezza e felicità: così Del Curto punta a governare Sondrio

Sono stati presentati i candidati della lista "Futuro Insieme" che sostiene la corsa a palazzo Pretorio del medico sondriese

Giuseppe Maiorana 07 aprile 2023 13:35

Cinque punti cardine, per una campagna elettorale e poi, eventualmente, un governo cittadino, "fondata sul sorriso e non condotta litigando": il candidato sindaco Simone Del Curto ha presentato giovedì sera, nella sede dell'Albergo Etico in via Ragazzi del '99, la lista "Futuro insieme".

Le parole chiave

Proprio Del Curto ha individuato, concedendosi anche delle citazioni di Peppino Impastato e Giorgio Gaber, cinque parole chiave per la Sondrio del futuro: "Decarbonizzazione - ha spiegato il candidato sindaco - per un mondo più verde e una città più a misura d'uomo in cui i bambini possano correre e giocare per le strade; inclusione, per una città accogliente e di tutti; parsimonia, cioè consumare di meno e apprezzare di più quello che si ha; bellezza e felicità per un mondo e una città più giusti. Solo dove c'è bellezza si sta bene e solo una città felice può attrarre turisti e far star bene i cittadini. Vogliamo perseguire questi obiettivi con ascolto, confronto e recepimento, per capire le esigenze della città e portarle avanti. Vogliamo costruire la città e il futuro insieme: come diceva Giorgio Gaber, la libertà non è star sopra un albero non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione".

"Sono emozionato - aveva invece esordito Del Curto - perchè presento per la prima volta una lista mia, "Futuro insieme": ciò che più di tutto mi ha convinto a candidarmi è stata la possibilità di portare avanti una campagna elettorale con il sorriso e non litigando. C'è molta disaffezione nei confronti della politica che, però, è occuparsi del bene della città e una delle espressioni più alte dell'animo umano. In lista ci sono persone dalle esperienze variegate, ma unite da sensibilità comuni, come l'emergenza climatica, la giustizia sociale e i fenomeni migratori, tutti temi che ci toccano. Al mondo i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri".

Sfida importante

"Pur costituitasi da poco tempo, ci ritroviamo e sentiamo di essere una squadra formata da persone che hanno subito voluto aderire all'invito di Simone Del Curto - ha sottolineato Valeria Duico - a collaborare in una sfida per la città di domani. La sua esperienza e la sua dedizione a favore degli altri sono per tutti noi una testimonianza concreta e quotidiana dell'impegno qualificato che condividiamo per la città. Una sfida attraverso un programma che vuole coinvolgere tutti, visto che lasciare fuori qualcuno è perdere qualcosa; una sfida per promuovere la grande trasformazione ambientale, sociale e organizzativa della città, per affrontare i vecchi e i nuovi bisogni della nostra comunità con interventi capaci di renderla una città accogliente, ospitale e che siano tali da garantire un alto livello di qualità della vita per tutti: bambine e bambini, giovani, famiglie, lavoratrici e lavoratori, persone anziane".

"Un programma - ha proseguito Valeria Duico - che si esprime con offerta di servizi qualificati capaci di supportare la crescita dei giovani e invogliarli a rimanere, a ritornare per chi se ne è andato, a sceglierla come propria città per chi non è nato a Sondrio. Un programma che possa supportare le famiglie con servizi adeguati per la cura dei figli e delle persone anziane; supportare chi in città lavora, ricordiamo che stiamo parlando del capoluogo di provincia, che quindi attrae quotidianamente lavoratori e fruitori di servizi amministrativi e non. Un programma che prevede anche interventi infrastrutturali capaci di facilitare le interazioni tra esterno e città, tra città bassa e città alta e frazioni, il tutto in una logica collaborativa che sappia valorizzare in termini virtuosi le vocazioni dei diversi quartieri e delle frazioni del Comune e non proporre solo la mera competizione. In sintesi, il nostro è un impegno a rendere Sondrio una città in cui si vive bene, una città che esprima armonia, accoglienza e sia attenta alle diversità, valorizzandole".

Svolta epocale

"Sono fiero di far parte di questa lista - ha spiegato Giocondo Cerri - con 32 persone tutte importanti allo stesso modo. Sondrio è una città senza identità, è stata una città industriale e ora, da 30 anni, ha un'economia di servizi, credito e commercio. Ci troviamo di fronte a una svolta epocale: il nostro è un territorio a vocazione green e queste sue peculiarità vanno rese un'opportunità. Siamo chiamati a progettare il futuro soprattutto con i giovani, affinché in questo futuro possano identificarsi per rimanere o tornare qui".

"Anche i commercianti - ha incalzato Cerri - devono sentirsi protagonisti - e Sondrio, il cui turismo è in rapida crescita, deve essere una città dal cuore pulsante. Oggi la nostra è una città di passaggio per tutti coloro che si recano ai grandi eventi in Alta Valle, sul lago di Como, in Valmalenco e sul trenino rosso del Bernina. Dobbiamo creare le condizioni e le ragioni affinché le persone ora di passaggio siano attratti da ciò che Sondrio offre e, in questa offerta, tutti devono sentirsi protagonisti e coinvolti. In questo modo tutti avranno benefici. Infine, non bisogna dimenticare che la città deve essere a dimensione delle persone anziane affinché possano avere a disposizione anche momenti di socialità".

Senso di comunità

"E' un onore essere qui - ha raccontato Azize Adjiyo - e non potevamo trovare un candidato migliore. Simone Del Curto ha già fatto tanto e può ancora fare molto per la nostra città e quindi invitiamo i cittadini a votarlo, per portare un cambiamento nella nostra città. Bisogna prestare attenzione agli anziani che sono una biblioteca vivente e anche noi giovani dobbiamo fare in modo di avvicinarci e imparare da loro. Vogliamo creare una bella comunità che aiuti tutti in città a vivere bene".

"Non potevo dire di no a Simone, persona per la quale nutro una grande stima - ha fatto eco Francesca Gugiatti - e con cui mi accomunano le idee di condivisione e felicità. Vogliamo riuscire a dare spazio agli ultimi: dopo aver studiato a Milano sono tornata a Sondrio e ho trovato una città molto differente, con persone che dormono e mangiano per strada e sulle panchine. Sondrio non è più una città a misura d'uomo: tuto questo mi fa male ed è un'ingustizia sociale che bisogna combattere. Oggi, non volutamente, tanti sono lasciati indietro, ma noi vogliamo che tutti si sentano parte attiva della città. Anche per quanto riguarda i giovani, li vedo spesso svogliati, senza voglia di mettersi in gioco, ma solo di puntare il dito. Per loro bisogna creare nuovi spazi di condivisione e socializzazione. Siamo un gruppo con passioni diverse, ma che unite possono creare qualcosa di bello insieme".